DAI GIORNALI DI OGGI – Bokertov 1 novembre 2024

Una settimana dopo l’attacco sferrato da Israele all’Iran, Teheran torna ad alzare i toni e a promettere una risposta «brutale» e che «farà pentire» lo Stato ebraico, riporta la Stampa. La minaccia è arrivata direttamente dall’ayatollah Ali Khamenei. Secondo l’intelligence israeliana, scrive Repubblica, un attacco potrebbe arrivare dal territorio iracheno prima delle elezioni americane di martedì con il dispiegamento di un gran numero di droni e missili balistici.

I negoziati sul Libano sono in corso ma, sottolinea il Giornale, i razzi di Hezbollah mettono a rischio le prove di una tregua. Ieri sette persone sono rimaste uccise nel nord d’Israele a causa dei missili dei terroristi libanesi. Per siglare una pace il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha chiesto ai mediatori Usa libertà di azione in Libano in caso Hezbollah violi i termini dell’eventuale accordo. Da Gaza invece Hamas, scrive Domani, ha respinto l’opzione di una tregua breve e insiste su un ritiro completo delle forze armate israeliane.

Il Corriere li descrive come «un’anonima coppia israeliana di Lod». Per due anni i coniugi Rafael e Lala Guliyev sono stati pagati dall’Iran per ottenere informazioni su luoghi e persone d’Israele. I due hanno fotografato la sede del Mossad, il porto di Haifa, i rifugi antibombe di Tel Aviv, pedinato una studiosa di un think tank israeliano sulla sicurezza. Facevano parte di una piccola rete ora smantellata. «Quel che preoccupa – commentano allo Shin Bet – è scoprire questa tendenza d’israeliani che spiano contro Israele. Li puniremo severamente».

Il Tribunale di commercio di Parigi ha annullato la decisione di vietare alle aziende israeliane di essere presenti a Euronaval, il più importante salone internazionale dedicato alla difesa navale in programma dal 4 al 7 novembre. La decisione, spiega Libero, era sta annunciata dagli organizzatori di Euronaval su richiesta esplicita del governo francese ed era stata definita «vergognosa» da Israele.

Un migliaio di scrittori ha firmato una lettera per condannare l’appello di alcuni colleghi in favore del boicottaggio del mondo della letteratura israeliana. «Questi appelli al boicottaggio, guidati da membri della comunità letteraria, ricordano il boicottaggio degli autori ebrei del 1933, quando gli antisemiti bruciarono oltre 25 mila libri», denunciano i firmatari del controappello, tra cui premi Nobel, vincitori del premio Pulitzer e del Booker Prize, racconta il Foglio. Il quotidiano condanna la decisione della sede di Strasburgo dell’ateneo Sciences Po di sospendere la partnership con l’università di Herzliya. Sulle stesse pagine si parla anche della reazione di Thom Yorke dei Radiohead contro un manifestante pro palestinese che ha cercato di interrompere il concerto del gruppo a Melbourne.

Prima di essere assassinato da Hamas il 7 ottobre, il fotografo Daniel Darlington aveva immortalato i panorami attorno a Nir Oz e ritratto l’amica e modella Caroline Ball. Quell’ultimo rullino, racconta Avvenire, è diventato una mostra esposta in una galleria di Tel Aviv intitolata Always reflecting, always learning.

Sul Corriere Riccardo Viale elenca alcuni motivi per cui, secondo lui, si sta erodendo la solidarietà internazionale a Israele e considera Netanyahu e il suo governo come i principali responsabili di questa situazione.

Dal 7 ottobre 2023 sempre più israeliani hanno chiesto la cittadinanza tedesca, racconta il Sole 24 Ore. Secondo i dati del ministero dell’Interno tedesco, nei primi nove mesi di quest’anno sono pervenute da Israele 18.448 domande. L’anno scorso erano 9.178 e l’anno prima 5.705.