DAI GIORNALI DI OGGI – Bokertov 14 novembre 2024

Molte reazioni alla decisione del titolare del cinema multisala Orfeo di Milano, Felice De Santis, di non proiettare il film Liliana di Ruggero Gabbai. «Non ho nulla contro Gabbai, tanto meno contro Liliana Segre, ma io sono un imprenditore, devo anche stare attento ai miei spazi, al mio lavoro», dichiara De Santis a Repubblica. «Se mi arriva qui una manifestazione di gente che ce l’ha con gli ebrei, come è successo tante volte a Milano, in questi mesi, io non voglio problemi». Sulle pagine milanesi del quotidiano Andree Ruth Shammah, la direttrice del teatro Franco Parenti, parla di gruppi propal ormai fuori controllo: «È chiaro che in quel movimento si è infiltrato di tutto, abbiamo visto che cosa è successo ad Amsterdam».

Manifesti intimidatori con la scritta “sionista” contro il console onorario d’Israele Marco Carrai sono apparsi a Firenze sui muri dell’ospedale pediatrico Meyer. La Procura, informa il Corriere Fiorentino, «ha aperto un’inchiesta per il reato di istigazione alla discriminazione razziale».

Attivisti propal hanno sfondato a Torino i cancelli della Leonardo, da tempo nel mirino. Per il Foglio, l’assalto «segna un salto di qualità nell’azione antisemita e anti israeliana, perché punta a devastare e intimidire le aziende italiane accusate di avere rapporti con lo stato ebraico».

«Noi israeliani viviamo il dolore dei palestinesi come una minaccia, perché quando noi celebriamo il giorno dell’Indipendenza, loro commemorano la Nakba», dice l’ex capo dello Shin Bet Ami Ayalon alla Stampa. «Abbiamo il dovere, in democrazia, di capire e rispettare il loro dolore e i loro ricordi».

Raoul Bova torna a teatro con Il nuotatore di Auschwitz, ispirato alla storia di Alfred Nakache. «Anche se dovessi sbagliare qualche battuta, non è la prova d’attore che mi interessa», spiega al Corriere della Sera. «Mi interessa condividere col pubblico un messaggio di fiducia, di sopravvivenza».