SCUOLA – La Resistenza e l’arte: corso di didattica al CDEC

Come le artiste ebree, in particolare italiane ed ungheresi, hanno declinato nella propria arte la tragedia della Shoah. È uno dei temi toccati dal seminario di formazione per insegnanti “Donne, arte e resistenza” organizzato dalla Fondazione Cdec di Milano alla Biblioteca nazionale dell’ebraismo italiano Tullia Zevi. L’iniziativa è parte del progetto “Tra Resistenza e Resa: per (Soprav)vivere liberi!”, a cui partecipano diverse istituzioni, tra cui l’Università La Sapienza di Roma e l’Università di Firenze, ed è rivolto al mondo della scuola. L’obiettivo è avvicinare studenti e docenti ad alcuni passaggi della storia della Resistenza in Italia e in Ungheria, con un focus privilegiato sulle città di Roma, Milano e Budapest.
Tre le relatrici dell’incontro odierno: Giorgia Calò, che ha fatto riferimento ad alcune artiste ebree del Novecento, tra cui Antonietta Raphaël ed Eva Fischer, che hanno riflettuto attraverso la propria arte sull’impatto delle persecuzioni nelle loro vite. Zsofìa Farka si è soffermata invece sulle testimonianze di alcune artiste ebree ungheresi sopravvissute alla Shoah. “La didattica della Shoah nei percorsi pluridisciplinari scolastici: i diritti umani, l’educazione al dialogo e alla pace” è stato il tema dell’intervento conclusivo di Silvia Guetta, che ha citato alcune proposte dell’Università di Firenze.

(Nell’immagine, un dettaglio di un quadro della pittrice ungherese Gitta Gyenes)