ROMA – Stampa ebraica, storie a confronto

Il convegno “La stampa ebraica italiana” organizzato a Roma dalla Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia si è concluso con una tavola rotonda sulla storia, i personaggi e gli obiettivi di quattro testate locali: Shalom (Roma), il Bollettino (Milano), HaKeillah (Torino), Toscana Ebraica (Firenze). Per l’organo di informazione degli ebrei romani ha parlato la sua fondatrice, la scrittrice Lia Levi, ricordando la genesi del mensile «nel mezzo della Guerra dei Sei Giorni, in giornate di grande scombussolamento per tutti: c’era il timore che lo Stato ebraico potesse scomparire». Shalom vide la luce per offrire un servizio «in un’epoca in cui, senza social, la gente ansiosa si recava in Comunità per porre domande; anche tanti giornalisti tra loro». Ancora più antica la vicenda del Bollettino, tratteggiata dalla sua ex direttrice Annie Sacerdoti. La testata «nacque nel 1945 per ritrovare i profughi che arrivavano in città, tra cui molti sopravvissuti ai campi». Fu solo il primo di tanti flussi migratori diretti verso il capoluogo lombardo. E vocazione del Bollettino, ha spiegato Sacerdoti, «è sempre stata quella di avvicinare questi gruppi, a lungo chiusi in se stessi». Nel 1975 fu la volta invece di Hakeillah. Ad avviarne l’avventura, ha ricordato l’ex direttrice Anna Segre, «fu l’iniziativa di un gruppo di minoranza che non si sentiva rappresentato nel notiziario comunitario». Da organo di una parte Hakeillah sarebbe poi diventato una palestra intellettuale allargata «con tra i suoi collaboratori figure come Umberto Terracini e Primo Levi». È il 1987 infine quando viene data alle stampe quella che in un primo momento si chiamava Firenze Ebraica e che sarebbe poi diventata nel tempo Toscana Ebraica con l’allargamento alle Comunità di Livorno e Pisa. «Una rivista aperta a tutti, rabbini, professori, giovani», ha raccontato la sua direttrice Hulda Brawer Liberanome. «L’obiettivo è che ciascuno senta la rivista come propria».

(Nell’immagine: un momento della tavola rotonda, moderata dal presidente della Fbcei Dario Disegni)