DAI GIORNALI DI OGGI – Bokertov 3 dicembre 2024
Dopo il lancio di due colpi di mortaio contro Israele, la tregua tra i terroristi di Hezbollah e lo Stato ebraico è sempre più in bilico. «Gli effetti già si vedono: centinaia di auto di civili stanno scappando in queste ore dal Sud verso il Nord del Paese dei cedri», riporta La Stampa. Israele ha risposto all’attacco «con raid aerei su almeno sei villaggi del Libano meridionale» (Repubblica). Gli ultimi sviluppi stanno suscitando allarme nella comunità internazionale, sottolinea tra gli altri il Giornale. Per quanto riguarda il fronte di Gaza, il ministro degli Esteri Antonio Tajani dice ad Avvenire: «Israele deve ammettere che i suoi obiettivi militari sono stati raggiunti, e che adesso, dopo la tregua in Libano, è possibile fermare le operazioni».
L’ennesima crisi siriana preme ai confini. Guido Olimpio parla sul Corriere di «fattore Israele», ricordando che Gerusalemme ha più volte accusato l’Iran di «spedire materiale bellico agli Hezbollah libanesi attraverso il corridoio siriano». Per questa ragione l’Idf «è pronta a continuare l’attività d’interdizione di questi mesi con l’interminabile serie di strike affidati ai caccia ma anche alle forze speciali». Per Fiamma Nirenstein (Il Giornale), Israele non può fare altro che «tenere duro». Perché, in questo specifico caso, «i nemici dei miei nemici non sono miei amici».
Dopo un ulteriore sfregio, è stato rimosso il murale milanese dedicato a Liliana Segre e Sami Modiano. L’opera era già stata vandalizzata l’11 novembre. «Fa parte dell’arte della strada, sparire. Ma rimane l’amaro, molto amaro, e persino la voglia di protestare, stavolta, perché il murale di Palombo aveva un senso ben chiaro», scrive il Foglio. La rimozione è il risultato di un antisemitismo «dilagante», denuncia Libero.
Sul Foglio, Lucetta Scaraffia riprende le recente riflessioni svolte dalla Segre sull’uso strumentale del termine “genocidio” contro Israele. Per Scaraffia, quella parola è «combustibile per il nuovo antisemitismo» e al suo utilizzo disinvolto ha contribuito «una inopportuna frase di papa Francesco». In tema antisemitismo, Libero pubblica un estratto dal nuovo libro di Maurizio Molinari sulla diffusa equiparazione «fra sionismo e razzismo».
È scomparsa all’età di 104 anni la partigiana Iole Mancini, testimone romana degli orrori nazifascisti di via Tasso. «Se va una delle ultime grandi testimoni della nostra Resistenza», racconta Repubblica, ricordando le torture inflittele da Erich Priebke in persona.