DAI GIORNALI DI OGGI – Bokertov 23 dicembre 2024

I negoziati per una tregua a Gaza, in corso a Doha, sarebbero vicini alla conclusione con un’intesa completata al 90%, secondo quanto riportato dalla BBC. «Lo Stato ebraico ha richiesto il rilascio di 11 uomini aggiuntivi su una lista di 34 ostaggi che comprende bambini, donne, anziani e malati, nella prima fase di un eventuale accordo, ma Hamas chiede un ulteriore risarcimento in cambio», riporta il Giornale. Il quotidiano riporta anche una dichiarazione attribuita al capo del Mossad David Barnea secondo cui avrebbe chiesto di colpire direttamente l’Iran per rispondere ai recenti attacchi delle milizie Huthi, sostenute dal regime di Teheran. «Dobbiamo colpire la testa, colpire solo gli Huthi non sarà sufficiente», avrebbe detto Barnea.

In visita in Israele, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha discusso con il collega israeliano Israel Katz della tregua con il Libano, che scadrà il 27 gennaio, sottolineando la necessità di consolidare un territorio cuscinetto con il supporto dell’Onu e dell’esercito libanese (Corriere della Sera). Crosetto ha anche espresso preoccupazione per il ruolo della Turchia nella Siria post-Assad, dichiarando che Ankara, pur essendo un paese amico, deve agire in linea con le responsabilità internazionali e il rispetto verso i curdi (Giornale).

Il villaggio sulle alture del Golan di Majdal Shams, a maggioranza drusa, vive l’incertezza legata al conflitto, con la comunità locale divisa tra legami con la Siria e identificazione con Israele, racconta il Corriere della Sera in un reportage. «Sono sicuro che se andassimo dall’altra parte dell’Hermon e chiedessimo a chiunque “dove vuoi vivere?”, tutti risponderebbero: “in Israele”», spiega il sindaco di Dolan Majdal Shams, Abu Saleh. Il monte Hermon è diviso tra Israele e Siria. Dopo la caduta di Assad, per ragioni di sicurezza, le forze israeliane hanno preso il controllo dell’intera area.

Nuovo scontro tra il papa e il governo israeliano sul conflitto a Gaza. Sabato Bergoglio ha accusato Israele di «crudeltà» e di non aver permesso al patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa di entrare a Gaza. L’ambasciata israeliana presso la Santa Sede ha subito smentito: Pizzaballa è stato fatto entrare e ha tenuto messa a Gaza. Il ministero degli Esteri di Gerusalemme sabato ha poi definito «deludenti» e «scollegate» dal «contesto della lotta al terrorismo» le frasi del papa sul conflitto. «Basta con i due pesi e le due misure e con il prendere di mira lo Stato ebraico e il suo popolo», ha chiesto il ministero (Corriere della Sera). Domenica il papa ha reiterato le sue accuse, riportano tra gli altri La Stampa e Repubblica.

Diversi quotidiani hanno intervistato il cardinale Pizzaballa sulla sua visita a Gaza. «La distruzione è ovunque, liquami e immondizia dappertutto. Ho visto una comunità stanca e provata, ma serena. E tanti bambini. Le persone sono preoccupate per il loro futuro. Ho parlato con loro, c’è solo un grande desiderio che si fermi la guerra», dichiara Pizzaballa al Quotidiano Nazionale. Libero lo definisce «il mediatore di Bergoglio in Terra Santa».

«Non sempre si vince per ko. Ma la caduta di Assad, la debolezza della Russia, la possibilità di isolare l’Iran dimostrano che le dittature sono più fragili del previsto. E che l’Occidente, se solo crede in sé stesso e lo vuole, è in grado di farvi fronte e arginarle», scrive sul Foglio il direttore Claudio Cerasa. Sulle stesse pagine Giuliano Ferrara riprende la lunga intervista rilasciata al Wall Street Journal a Benjamin Netanyahu, in cui il premier israeliano «rivendica la sue scelte» e spiega come «ha vinto la guerra».

Carlo Angela (1875-1949), padre del divulgatore scientifico Piero (1928-2022), durante la Seconda guerra mondiale salvò ebrei, partigiani e oppositori politici, nascondendoli nella sua clinica psichiatrica nel torinese. Lo scrittore Alessandro Ferrari ne racconta la storia nel romanzo per ragazzi Carlo Angela e il segreto dei matti (DeAgostini). Ne parla il Corriere della Sera.