CHANUKKAH – A Casale un’altra festa nel nome dell’arte
Quando Elio Carmi era assessore alla Cultura in Comune, a Casale Monferrato fu organizzata una mostra dal titolo “Il tempo della profezia”. Tra i protagonisti dell’allestimento figurava l’artista torinese Giorgio Griffa, maestro internazionale dal ricerca pittorica contemporanea. «La sua arte merita un posto nella storia mondiale dell’astrattismo», ha scritto di lui il New York Times. A breve una sua chanukkiah artistica avrà intanto un posto d’onore nel Museo dei Lumi del complesso ebraico locale, il 255esimo esemplare della collezione. Per il momento ha fatto bella mostra di sé in sala Carmi, nel cuore della Comunità, allietata ieri per la quinta sera di Chanukkah dalla presenza di oltre 200 persone. Tra loro autorità, rappresentanti religiosi del territorio e amici di varie provenienze, italiani e israeliani, accolti dalla presidente Daria Carmi.
L’evento è stato diviso in due parti. Nella prima è avvenuta la presentazione dell’opera di Griffa, illustrata dal presidente della fondazione Casaleberaica Roberto Gabei e dall’artista Marco Porta, tra i curatori della collezione. Il lavoro è inscritto in un quadrato, dove una semicirconferenza occupa la metà superiore e definisce gli spazi per le otto candele e dello shamash al centro. «È un lavoro che è un unicum nell’opera di Griffa. Ci aspettavamo che realizzasse un’opera pittorica e invece ci ha dato una lampada utilizzabile, ma che ha mantenuto le caratteristiche del suo lavoro: una grande pulizia formale», ha dichiarato Porta. Il messaggio nella sua essenzialità lo ha ricordato Diletta Carmi, a nome della Comunità: «La luce di questa lampada è il simbolo del nostro compito di portare la luce in un’oscurità che diventa sempre più incombente». La cerimonia è stata accompagnata da altri due lumi in ricordo di due personalità casalesi scomparse nel 2024: Ivaldo Carelli, artista e gallerista, ed Elio Carmi, designer ed ex presidente della Comunità. Nel cortile Claudia De Benedetti, direttore del Museo di Arte e Storia Ebraica di Casale, ha poi radunato i presenti l’accensione della chanukkiah. L’iniziativa è stata dedicata a Carmi e insieme a lui a Giorgio Ottolenghi, presidente emerito della Comunità, anche lui mancato di recente. È stato quindi Daniele Carmi ad accendere il primo dei cinque lumi. Due sono poi spettati simbolicamente ai piccoli Leone ed Edna, gli ultimi nati in Comunità. Infine i consueti canti, la degustazione di krumiri, l’accensione di altre chanukkiot sparse per il cortile. Una festa per tutti, grandi e piccini.