LA REPLICA – Non siamo antisemiti, Israele reagisce senza proporzione
Riceviamo e pubblichiamo il testo scritto da quattro medici con base a Trieste.
Egregio Direttore,
è giunto solo ora alla nostra attenzione l’articolo di Livio Sirovich, pubblicato il 9 gennaio scorso su “Pagine Ebraiche” che, con un titolo generico su informazione e pregiudizio, in realtà attacca l’appello di medici e operatori sanitari di Trieste per fermare la carneficina a Gaza, che in poco più di una settimana ha raccolto 310 adesioni.
Siamo molto dispiaciuti che il nostro appello sia stato segnalato all’Osservatorio sull’Antisemitismo, in quanto nulla ha a che fare con questo tema, a meno che non si voglia equiparare qualsiasi giudizio di condanna del governo di Netanyahu ad un’azione antisemita. Ci auguriamo che non sia così, perché si tratta di un appello esclusivamente umanitario. Il semplice fatto di comparire su Osservatorio Antisemitismo costituisce però uno stigma inaccettabile, soprattutto per i 300 colleghi che hanno firmato senza minimamente sospettare di finire in un sito che raccoglie azioni e scritti considerati come antisemiti. Tanto più che accanto compaiono le seguenti, per noi calunniose, key words: antigiudaismo, antisemitismo legato ad Israele, contrasto all’antisemitismo.
Intendiamo replicare ad alcune affermazioni di Sirovich che riteniamo del tutto false. Mai scritto ad esempio (ma neanche mai pensato) che Israele “sia il male assoluto” e che quindi che “tanti firmano che Israele è il male assoluto”: nessun collega ha mai firmato un’assurdità simile semplicemente perché non esiste nel testo. Basta leggere il testo. Falsificare o esagerare le posizioni dell’altro per avvalorare la propria tesi è purtroppo un’abitudine deprecabile dell’autore, a noi noto. Stendiamo un velo pietoso sulle disquisizioni relative al “materialismo storico” e alla “cultura cattolica preconciliare antigiudaica” (qualsiasi cosa voglia dire): attribuzioni tanto arbitrarie quanto fantasiose, prive di fondamento e palesemente contraddittorie.
Come medici esprimiamo la più ferma condanna per l’efferato raid di Hamas del 7 ottobre 2023, ma non possiamo giustificare in alcun modo la reazione del tutto sproporzionata del governo israeliano.
Il nostro appello si propone di fermare la carneficina di civili e l’aggressione, anche mortale, agli operatori sanitari. Alle forze politiche chiediamo di farsi parte attiva per il cessate il fuoco e, almeno, per impedire l’invio di armi a Israele ed evitare così di alimentare ulteriori letali bombardamenti.
Se il nostro appello umanitario (che alleghiamo) può toccare, inevitabilmente, temi di carattere politico, sicuramente però non ha nulla a che vedere con l’antisemitismo.
Sulla base di queste considerazioni chiediamo di togliere dalla rivista on line l’articolo di Sirovich, che contiene notizie false e prive di fondamento, come del resto già correttamente fatto dai responsabili del sito “Osservatorio Antisemitismo”.
Distinti saluti
(il gruppo promotore)
Dott. Pierpaolo Brovedani, pediatra
Dott. Gianluca Festini, ematologo
Dott.ssa Daniela Gerin, ginecologa
Dott. Claudio Germani, pediatra