ISRAELE – Tregua al via, attesa per gli ostaggi

L’ala destra del governo protesta contro “la capitolazione”

Si chiamano Emily, Doron e Romi e dovrebbero essere rilasciate nel pomeriggio di oggi, le prima di una lista di 33 ostaggi che Hamas si è impegnata a liberare nei prossimi 42 giorni. Una liberazione con il contagocce alla fine della quale nelle mani del gruppo terrorista resteranno altri 65 ostaggi. Non è ancora chiaro quanti, sui 98 sequestrati, siano ancora in vita. Israele da parte sua si è impegnato a scarcerare centinaia di detenuti palestinesi, 98 nella prima fase, alcuni dei quali si sono macchiati di reati di sangue. Per protesta contro lo scambio ineguale e soprattutto contro la prospettiva che ai 42 giorni di cessate il fuoco segua un accordo di durata con Hamas, ieri si è dimesso il ministro della Pubblica Sicurezza Itamar Ben-Gvir, mentre quello delle Finanze Bezalel Smotrich ha promesso battaglia da dentro al governo. Sia Ben-Gvir sia Smotrich sono esponenti di partiti ultranazionalisti, contrarissimi a ogni intesa con il gruppo terrorista. Al momento però né Otzma Yehudit, il partito di Ben-Gvir, né il Partito sionista religioso di Smotrich minacciano di lasciare la maggioranza che sostiene il governo del primo ministro Benjamin Netanyahu.
La tregua è iniziata alle 11.15 in Israele (le 10.15 in Italia) rispetto alle 8.30 pattuite: Israele ha minacciato di far saltare il tavolo dopo che Hamas non aveva comunicato i nomi delle persone (o delle salme) da restituire. Il gruppo terrorista ha dapprima menzionato “problemi tecnici”, quindi si è allineato ai termini dell’intesa mediata nelle scorse settimane con la mediazione di Stati Uniti, Egitto e Qatar.

Le prime tre donne in via di liberazione

Emily Damari, passaporto israeliano e britannico, ha 28 anni ed è stata sequestrata dal kibbutz Kfar Aza assieme ad altre 37 persone il 7 ottobre 2023. I terroristi le avevano sparato a una mano. Romi Gonen ha 23 anni ed è stata rapita al Nova Festival. Doron Steinbrecher, cittadina israeliana e rumena, ha 31 anni ed è un’infermiera veterinaria: nessuno conosce le sue condizioni di salute.

Domenica le Israeli Defense Forces hanno annunciato di aver recuperato i resti di Oron Shaul a Gaza a seguito di un’operazione segreta condotta congiuntamente con lo Shin Bet. Sergente della Brigata Golani, Oron Shaul era caduto a Gaza nell’agosto 2014 durante l’operazione “Margine protettivo”. Con lui avevano perso la vita altri sei commilitoni ma il suo corpo non era mai stato recuperato. Oron Shaul aveva 21 anni. 


d.m.