ISRAELE – Primo giorno di tregua, la visita di Tajani

«Lei è il primo dignitario estero a venire con l’entrata in vigore della tregua. Benvenuto ministro Antonio Tajani, lei è un caro amico d’Israele». Così il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar ha salutato oggi il collega italiano Antonio Tajani, impegnato in una breve missione a Gerusalemme e a Ramallah, nei territori palestinesi. «In un momento cruciale per il Medio Oriente, grazie all’inizio della tregua a Gaza e al rilascio dei primi ostaggi, la mia missione in Israele e Palestina vuole confermare l’impegno italiano per costruire un futuro di pace nella regione», ha dichiarato Tajani a margine dell’incontro con Sa’ar. Il capo della diplomazia italiana ha avuto anche un vertice con il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa, «a cui ho ribadito che l’Italia è pronta a fare la sua parte per la ricostruzione di Gaza anche attraverso la nostra iniziativa Food For Gaza».
Tajani incontrerà anche il presidente d’Israele Isaac Herzog, che questa mattina ha partecipato ai funerali del sergente maggiore Oron Shaul, ucciso in combattimento a Gaza nel 2014. Per oltre dieci anni la sua salma è stata tenuta ostaggio da Hamas, fino al recupero sabato scorso compiuto dai soldati israeliani in una missione a Gaza coordinata con lo Shin Bet. «Alla famiglia Shaul, a nome dell’intero stato di Israele, chiedo perdono per gli anni di tortura che avete passato, per l’attesa del ritorno di vostro figlio e fratello», ha affermato Herzog durante i funerali. «Anni in cui non abbiamo compiuto la nostra missione, la nostra responsabilità: riportarlo qui».
Shaul è stato sepolto a Poria, nel nord d’Israele. «È passato un decennio e siamo ancora costretti a mandare i nostri migliori figli e figlie a combattere contro quegli abominevoli nemici», ha aggiunto Herzog riferendosi alla guerra contro i terroristi di Hamas. Nelle stesse ore è arrivata la notizia dell’uccisione in Cisgiordania del sergente di Tsahal, Eviatar Ben Yehuda. L’ufficiale stava partecipando nella notte a un pattugliamento nella città palestinese di Tamun quando un bomba è esplosa, uccidendolo e ferendo altri tre soldati.