DAI GIORNALI DI OGGI – Bokertov 30 gennaio 2025

Torneranno in libertà nelle prossime ore altri tre ostaggi israeliani prigionieri di Hamas. Si tratta di Arbel Yehud, Agam Berger e Gadi Moses. Fuori dal conteggio del patto mediato da americani, egiziani e leader del Qatar usciranno da Gaza «anche cinque thailandesi che lavoravano nei campi e nelle serre dei villaggi israeliani attaccati il 7 ottobre del 2023», riporta tra gli altri il Corriere della Sera. Nel mentre i negoziatori israeliani sono tornati a chiedere ad Hamas «di avere informazioni certe su Shiri Bibas con i due figli Ariel e Kfir», rapito quest’ultimo quando aveva nove mesi. In passato i terroristi avevano annunciato la morte dei tre, ma le forze armate israeliane non hanno mai confermato i loro decessi.

Con l’entrata in vigore di due leggi approvate dal Parlamento, scatta in Israele il bando all’Unrwa. Da oggi sarà fuorilegge. «Inizialmente il divieto si estendeva anche alla Cisgiordania e alla Striscia di Gaza», racconta Repubblica, «ma l’Alta corte di giustizia israeliana, sebbene abbia respinto il ricorso presentato dalle organizzazioni umanitarie per bloccare quelle leggi, ne ha limitato la portata». Nelle scorse ore, in una conferenza stampa, il portavoce del governo israeliano David Mencer ha dichiarato che «Unrwa equivale a Hamas» e ne impiega «oltre 1.200 membri».

Steve Witkoff, l’inviato speciale Usa in Medio Oriente, dopo essere atterrato in Israele ha svolto un sopralluogo al corridoio Netzarim a Gaza. Una visita storica, scrive La Stampa, «perché erano oltre 15 anni che un funzionario Usa non entrava nell’enclave palestinese». Su Gaza, sostiene Fiamma Nirenstein sul Giornale, «Trump ha un suo scopo: un ambizioso disegno di pace per cui Israele deve consentire l’entrata in scena di Arabia Saudita, Emirati Arabi e altri Paesi moderati, col beneplacito di Egitto e Giordania».

La decisione del presidente della Comunità ebraica di Milano Walker Meghnagi di non partecipare il 27 gennaio a un’iniziativa del Comune per via della presenza dell’Anpi ha aperto un dibattito interno alla Comunità. «Finito il Giorno della Memoria, è cominciata la resa dei conti», si legge nelle cronache locali di Repubblica. Il quotidiano segnala al riguardo la contrarietà del presidente del Memoriale della Shoah milanese Roberto Jarach e del vicepresidente Ucei Milo Hasbani.

Sul Foglio si parla del “1984” della Memoria evocato da Liliana Segre: «Ieri in Australia, dove da un anno bruciano le sinagoghe, la polizia ha fermato in tempo un attentato ai siti ebraici: a Sydney hanno trovato un furgoncino pieno di esplosivi. Questo famoso “mai più” sta diventando “di nuovo”».

Il Giornale recensisce Prigioniero in Russia (ed. Giuntina), il diario di Menachem Begin sulla sua detenzione in un campo sovietico. Il diario, si legge, «contiene il racconto dell’inquisizione ideologica cui viene sottoposto il futuro premier israeliano da parte dell’Nkvd, la polizia segreta del regime».