ISRAELE – Otto ostaggi tornano a casa oggi

«Cammina sulle sue gambe! Agam è la nostra eroina, è una combattente». Cantano di gioia, piangono, sorridono i parenti e famigliari di Agam Berger, la soldata ventenne rapita il 7 ottobre 2023 da Hamas. Si sono riuniti nella casa dei Berger in attesa di notizie. E poi sono arrivate le immagini, girate dalla propaganda dei terroristi palestinese, in cui si vede la giovane in piedi. È costretta, come i sette ostaggi liberati prima di lei, a partecipare al circo mediato organizzato dai suoi aguzzini tra le macerie di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Poi, alle 10 ora locale, viene consegnata alla Croce rossa internazionale e poi ai soldati di Tsahal. E così Agam, dopo 482 giorni di prigionia a Gaza, è la prima dei tre ostaggi israeliani a tornare in libertà. I genitori e Israele la aspettano. Così come l’intero paese aspetta Arbel Yehud, 29 anni, e Gadi Mozes, 80 anni, gli altri due rapiti di cui è previsto il rilascio. La Jihad islamica ha diffuso un video in cui li mostra questa mattina insieme mentre si abbracciano e si scambiano un sorriso.
La liberazione di Berger, Yehud e Mozes rientra nella prima fase dell’accordo siglato da Israele con i terroristi palestinesi. In cambio del cessate il fuoco e della liberazione di centinaia di detenuti palestinesi, 33 ostaggi israeliani saranno liberato. In un’intesa a parte, oggi è previsto anche il rilascio di cinque cittadini thailandesi, rapiti il 7 ottobre da Hamas mentre lavoravano nei campi delle aziende agricole israeliane.