MEMORIA – Il ministro Abodi in visita ad Auschwitz

«Coltivare la memoria per avere cura del futuro». Era il messaggio al centro del viaggio della memoria ad Auschwitz organizzato dal 2 al 4 febbraio dal ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, in collaborazione con l’Agenzia Italiana per la Gioventù, l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e la Comunità ebraica di Roma. All’iniziativa hanno partecipato 70 giovani da tutta Italia con l’obiettivo, ha sottolineato il ministro, di ricordare la Shoah e di combattere oggi ogni forma di razzismo e discriminazione. «Non esistono vite umane di valore diverso: tutte hanno la stessa importanza. Attribuire un valore differente a ciascun individuo significherebbe minare il principio di uguaglianza, creando categorie superiori e inferiori e compromettendo i diritti fondamentali. Al contrario, riconoscere a ogni vita umana un valore infinito sancisce il principio che tutti devono essere trattati con lo stesso rispetto e considerazione», ha dichiarato Simone Mortara, assessore ai Giovani dell’Ucei, tra i partecipanti al viaggio. La consapevolezza di appartenere all’umanità è emersa con forza nelle parole di una giovane partecipante di ritorno da Auschwitz-Birkenau, ha spiegato Mortara: «Sentire questa testimonianza in un luogo dove i prigionieri, ebrei e non, venivano ridotti a semplici ‘pezzi’ sottolinea l’importanza di questa iniziativa, fortemente sostenuta dal Ministro dello Sport e dei Giovani». L’emozione dei partecipanti e dello stesso ministro, ha aggiunto l’assessore Ucei, «è stata palpabile», soprattutto nel momento in cui, sulla Judenrampe di Auschwitz, è arrivata inaspettatamente una telefonata di Sami Modiano, sopravvissuto al lager nazista. «Un gesto prezioso, con cui ha voluto condividere il suo personale messaggio di memoria e testimonianza», ha concluso Mortara.

(Foto David Vilella)