DAI GIORNALI DI OGGI – Bokertov 19 febbraio 2025
«Finché non riceveremo la conferma definitiva, il nostro viaggio non sarà finito». È il commento della famiglia Bibas all’annuncio di Hamas della restituzione domani delle salme di Shiri Bibas e dei due figli Kfir e Ariel, 2 e 5 anni. La notizia, riportano Corriere e Repubblica, ha shoccato Israele: «Quale impatto potrà avere l’immagine delle sacche con i corpi, se quell’immagine sarà resa pubblica, è tutto da vedere», scrive Repubblica. Il Giornale punta il dito contro i silenzi della comunità internazionale sul destino dei Bibas e contro «gli amici di Hamas che invadono le piazze, le librerie, i media». Giovedì il gruppo terroristico restituirà quattro salme, mentre sabato saranno liberati da Gaza sei ostaggi vivi. Dovrebbero essere Orner Wenkert, Omer Shem Tov, Eliya Cohen, Tal Shoham, Avera Mengistu e Hisham al-Sayed (questi due entrati a Gaza dieci anni fa).
Alla vigilia del suo viaggio a Roma, dove interverrà oggi al Tempio Maggiore, il presidente d’Israele Isaac Herzog ribadisce a La Stampa che la guerra in risposta alle stragi del 7 ottobre era inevitabile. «Teniamo testa ai jihadisti, inducendo cambiamento e speranza nella regione, come in Libano. L’Europa dovrebbe dimostrarsi altrettanto ferma al nostro fianco. Ma pochi, nel Vecchio Continente, sono disposti a schierarsi come l’Italia. Oggi sono qui per esprimervi gratitudine», afferma Herzog. Il presidente israeliano non vedrà il papa a causa delle sue condizioni di salute, ma respinge le accuse di genocidio mosse dal Vaticano. «Ci aspettiamo che la Santa Sede capisca che quando combatti il male, lo combatti fino in fondo. E che comprenda che ci siamo difesi secondo il diritto internazionale». Sul futuro di Gaza l’unica soluzione è sradicare il terrorismo di Hamas; il piano Trump, per Herzog, rappresenta «una scossa alla regione» in questa direzione. Il presidente non commenta nel merito l’accordo sugli ostaggi, ma sottolinea la necessità di un ritorno a casa di tutti i rapiti. Sui fallimenti politici e militari del 7 ottobre serve invece, conclude Herzog, «una commissione d’inchiesta che indaghi a fondo, secondo la legge».
Sui quotidiani si parla della seconda fase delle trattative tra Israele e Hamas per proseguire il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi ancora prigionieri a Gaza. Il ministro degli Affari strategici israeliano Ron Dermer guiderà questa nuova fase, spiega il Corriere della Sera, prendendo il posto del capo del Mossad, David Barnea. Dermer, scrive ancora il Corriere, è «molto vicino al premier ed è temuto dalle famiglie degli ostaggi per le sue posizioni» considerate più rigide. Ci sarebbe però «cauto ottimismo» sul prosieguo dei negoziati. Secondo la Stampa l’amministrazione Usa preme per mantenere la tregua.
Saranno necessari più di 50 miliardi di dollari per ricostruire Gaza e la Cisgiordania dopo il conflitto tra Israele e Hamas durato 15 mesi, secondo una valutazione pubblicata martedì da Nazioni Unite, Unione Europea e Banca Mondiale. Lo riporta il Sole 24 Ore, segnalando anche il vertice previsto per venerdì a Riad tra paesi arabi per presentare un piano alternativo a quello dell’amministrazione Trump per Gaza. Secondo il Giornale, dietro all’iniziativa del presidente Usa di «sgomberare la Striscia di Gaza» ci sono «i richiami del popolo evangelico d’America». Per questo movimento, spiega il quotidiano, «è fondamentale che tutta la Terra Santa sia abitata da ebrei».
Due soldati israeliani in servizio che hanno combattuto a Gaza hanno dovuto lasciare Amsterdam e tornare in Israele dopo che un’organizzazione filopalestinese li ha rintracciati e ne ha postato le foto sui social. Lo racconta il Foglio, descrivendo una «Europa terra ostile per gli israeliani».
«Le parole tra noi leggère» è il tema del Salone del Libro di Torino di quest’anno, che si terrà al Lingotto Fiere dal 15 al 19 maggio. Il programma del Salone è stato presentato ieri a Torino, dalla direttrice Annalena Benini, riportano Corriere, Stampa e Repubblica. Tra gli ospiti ci saranno anche l’israeliano Etgar Keret e la palestinese Adania Shibli, segnala il Corriere.
Il Wall Street Journal ha definito il saggio dell’intellettuale indiano Pankaj Mishra Il mondo dopo Gaza (Guanda) un «libro ripugnante», sottolinea il Foglio. Nel volume, spiega il quotidiano, si accusa Israele di aver usato la Shoah come un alibi per il «massacro sconsiderato di innocenti a Gaza» e Hamas non viene mai associato al terrorismo. Mishra è stato intervistato negli scorsi giorni da Repubblica e oggi sulle stesse pagine Corrado Augias contesta ad alcune sue accuse contro Israele.