ISRAELE – L’addio ai piccoli Bibas, l’attesa per altri sei ostaggi

«Scusa Luli [Ariel], scusa Firfir [Kfir]. Non meritavate nulla di tutto questo. Ci mancherete per sempre. E non ci arrenderemo con mamma Shiri». Poche parole affidate ai social da Ofri Bibas, sorella di Yarden, il papà dei bambini, per dare l’addio ai nipotini Ariel e Kfir, rapiti da Hamas il 7 ottobre insieme alla madre Shiri. Nella notte l’esercito ha confermato l’identità dei due bambini e dichiarato che sono stati «brutalmente assassinati nel novembre 2023 dai terroristi mentre erano prigionieri». Le salme di Ariel e Kfir sono state restituite 503 giorni dopo il loro sequestro. Con loro doveva esserci la madre, ma la salma restituita non è la sua. «La crudeltà dei mostri di Hamas non conosce limiti», ha commentato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. «Non solo hanno rapito il padre, Yarden Bibas [che è stato liberato vivo all’inizio di questo mese], la giovane madre, Shiri, e i loro due bambini piccoli. Ma con cinismo terrificante, non hanno restituito Shiri insieme ai suoi figli e hanno messo nella bara il corpo di una donna di Gaza». Hamas ha cercato di giustificarsi, parlando di un errore e accusando nuovamente Israele di essere responsabile della morte di Shiri. «Siamo di fronte a una sconvolgente e orribile violazione dell’accordo di cessate il fuoco, un altro atto crudele da parte dei terroristi di Hamas, che continuano a mostrare totale disprezzo per l’umanità», ha commentato il presidente d’Israele, Isaac Herzog. «Mentre piangiamo questa tragedia nazionale e attendiamo con ansia il previsto rilascio di altri sei ostaggi questo fine settimana, dobbiamo ricordare il nostro dovere più importante: fare tutto ciò che è in nostro potere per riportare a casa ognuno dei nostri fratelli e sorelle rapiti. Tutti quanti. Fino all’ultimo», ha concluso Herzog.
Per sabato è prevista la liberazione di sei sequestrati ancora in vita. Si tratta di Tal Shoham, Omer Shem-Tov, Eliya Cohen, Omer Wenkert, Avera Mengistu e Hisham al-Sayed. I loro nomi sono stati confermati da Hamas in queste ore.