MEDIO ORIENTE – No, sì, no: i ripensamenti di Londra sui soldi all’Unrwa

Emily Damari, di recente liberata da Hamas, ha raccontato di essere stata detenuta in strutture appartenenti all’Unrwa, agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi già al centro di tante polemiche. Nel Regno Unito, le parole dell’ex ostaggio hanno portato alla revisione delle scelte sui finanziamenti destinati all’agenzia, come confermato da un portavoce di Downing Street. Come scrive Lee Harpin su JewishNews sono scelte che verranno riviste anche alla luce di una indagine interna all’agenzia per fare luce sull’uso improprio delle sue strutture da parte di gruppi armati palestinesi, inclusa Hamas. Si tratta di una decisione arrivata in un momento in cui il governo britannico sta richiedendo sacrifici a diversi dipartimenti, con l’obiettivo di aumentare le spese per la difesa, ma va ricordato che lo scorso dicembre il primo ministro Keir Starmer aveva stanziato  13 milioni di sterline a favore dell’Unrwa a seguito di un incontro con il numero uno dell’agenzia, Philippe Lazzarini. Ancora prima, il governo conservatore aveva sospeso un altro finanziamento da 35 milioni di sterline all’Unrwa per il sospetto che alcuni membri dello staff fossero coinvolti nei massacri del 7 ottobre. E alcuni dipendenti dell’Agenzia sono stati in effetti licenziati per questo motivo. Ma il Segretario agli Esteri, David Lammy, aveva poi ripristinato i finanziamenti, affermando che l’Unrwa aveva condotto una revisione approfondita delle proprie operazioni e delle accuse di legami con Hamas tra i suoi dipendenti. La ministra delle Finanze Rachel Reeves ha annunciato ora una nuova revisione della spesa, sottolineando la necessità che tutti i dipartimenti governativi individuino possibili risparmi per eliminare ogni spreco e garantire che i finanziamenti siano focalizzati sulle priorità del governo. Revisione accolta positivamente da Phil Rosenberg, presidente del Board of Deputies of British Jews, che ne ha sottolineato l’importanza alla luce della testimonianza di Emily Damari.