ISRAELE – Il governo: Basta al circo mediatico di Hamas

Le immagini del macabro circo mediatico di Hamas durante il rilascio degli ostaggi hanno lasciato il segno sull’opinione pubblica israeliana. All’ennesima messa in scena dei terroristi, Gerusalemme ha risposto bloccando sabato il rilascio di 620 detenuti palestinesi. Per procedere alla loro scarcerazione, il governo di Benjamin Netanyahu chiede l’immediata restituzione delle ultime quattro salme parte della prima fase dell’accordo di liberazione degli ostaggi. Una restituzione che dovrà avvenire senza «umilianti cerimonie», riportano i quotidiani locali, ricordando quanto accaduto con le salme della famiglia Bibas e di Oded Lifshitz.
Le trattative sono in corso e, scrive ynet, le parti sono vicine a un accordo. È invece lontana l’intesa sulla seconda fase della tregua. Fonti israeliane dell’emittente Kan hanno ribadito la posizione di Gerusalemme: Hamas deve scegliere tra la ripresa della guerra e la liberazione di tutti gli ostaggi rimasti, assieme al suo completo disarmo e all’esilio dei suoi leader.
Un’altra possibilità, aggiunge ynet, è quella di prolungare l’attuale fase di cessate il fuoco con il sostegno degli Stati Uniti. In questo scenario, non verrebbe dichiarataalcuna tregua definitiva, ma si continuerebbe con il rilascio scaglionato degli ostaggi. Israele vuole l’immediata liberazione di quattro padri di bambini piccoli e di ostaggi recentemente confermati come feriti o malati. In cambio Hamas otterrebbe il rilascio di ulteriori detenuti nelle carceri israeliane e un aumento degli aiuti umanitari a Gaza.
In attesa dei negoziati, Israele si prepara a dare l’ultimo saluto a Shiri e ai piccoli Ariel e Kfir Bibas. Mercoledì si terranno i loro funerali in un cimitero vicino al kibbutz Nir Oz. La cerimonia sarà privata, come richiesto da Yarden, marito di Shiri e padre dei due bambini, né sarà presente alcun rappresentante del governo. «Il caloroso abbraccio, l’amore e la forza che ci avete inviato da ogni parte di Israele e del mondo ci rafforzano e ci accompagnano in questi momenti di crisi», ha dichiarato la famiglia sui social media. «Siamo consapevoli che molti di voi vogliono essere presenti, per porgere i propri rispetti, esprimere il proprio amore e dare l’ultimo saluto insieme a noi. Ma vi preghiamo di rispettare la nostra scelta».