DAI GIORNALI DI OGGI – Bokertov 26 febbraio 2025

Tra i partecipanti al sit in organizzato a Milano dalla Comunità ebraica in solidarietà alla famiglia Bibas c’era anche Liliana Segre. La senatrice a vita, riportano i quotidiani, si è presentata ai giornalisti con un messaggio: «Essere qui è già la risposta a tutte le domande che mi volete fare». All’iniziativa, riferiscono le testate del gruppo QN, si sono visti «palloncini arancioni, bandiere di Israele e un lungo applauso per Liliana Segre». Tra le assenze Libero segnala quella dell’Anpi, «che ieri ha diramato un comunicato per prendere le distanze dall’evento», ritenuto strumentale contro il sindaco Beppe Sala. In una lettera al Foglio, il presidente della Comunità ebraica Walker Meghnagi rivendica: «La Comunità ha fatto un passo importante. Ha deciso di scendere in piazza e metterci la faccia».

«Israele e Ucraina si sono talvolta reciprocamente neglette, e invece si devono abbracciare e combattere insieme: la loro è un’unica battaglia», scrive Fiamma Nirenstein sul Giornale, commentando il recente voto alle Nazioni Unite. Alla base della contrarietà di Gerusalemme alla risoluzione presentata da Kiev ci sarebbe la necessità, sostiene la giornalista, «di mantenere un rapporto solido con l’amministrazione americana, l’unica che capisce e agisce in base al pericolo di vita che corre Israele».

La Bbc ha rimosso dalla propria piattaforma di streaming il documentario “Gaza: how to survive a warzone”. Negli scorsi giorni varie personalità pubbliche erano insorte contro l’emittente britannica, ritenendolo un prodotto filo Hamas. Tra i primi a muoversi, riferisce il Corriere, «l’ex responsabile di Bbc One, Danny Cohen».

«Se sono arrivato alle dimissioni è perché non c’era altra possibilità per attuare il progetto di rilancio della nostra Comunità», dichiara Victor Fadlun, presidente dimissionario della Comunità ebraica di Roma, in una intervista con il Messaggero. Fadlun definisce la sua decisione non un passo indietro ma al contrario «un passo avanti», annunciando l’intenzione di candidarsi alle prossime elezioni comunitarie di giugno.

Nelle sue pagine culturali il Corriere presenta Cambiare la storia. Falsi, apocrifi, complotti (ed. Einaudi), l’ultimo libro dello storico Adriano Prosperi. Nel testo l’autore analizza tra gli altri la genesi e le conseguenze nella storia dei Protocolli dei Savi anziani di Sion, uno dei grandi classici della propaganda antisemita.