DAFDAF 156 – Più libri per tutti

Mentre le strade si riempiono di coriandoli, stelle filanti e maschere l’ultimo numero di DafDaf, il 156, viaggia verso i suoi giovani lettori. E dopo la copertina dedicata alla Bologna Children’s Book Fair, da anni appuntamento immancabile anche per il giornale ebraico dei bambini, due pagine propongono un ripasso dedicato a usi e obblighi di Purim. Che non è l’equivalente del carnevale… ma resta una delle feste più allegre, più amate, e anche una occasione importante di studio e approfondimento. E un’ottima occasione per qualche risata, di cui c’è molto bisogno. Scrive rav Somekh: “Perciò hanno chiamato questi giorni Purim (“sorti”) dal nome della sorte (pur)” che il malvagio Haman aveva tirato per pianificare lo sterminio di tutti gli Ebrei (Ester 9, 26). Mi domando perché la festa sia stata denominata al plurale, dal momento che nella Meghillat Ester la parola “sorte” appare sempre al singolare. La risposta: Purim segna in realtà il capovolgimento di una sorte infausta doppia”.

Dopo Purim si torna al tema della copertina: a fine marzo apre una nuova edizione della più importante fiera internazionale del libro per bambini e ragazzi. Nel 2024 vi si erano trovate persone arrivate da circa 100 paesi diversi. Praticamente da tutto il mondo, e quest’anno la Bologna Children’s Book Fair si terrà dal 31 marzo al 3 aprile, appuntamento imprescindibile per coloro che lavorano nel mondo dell’editoria dedicata ai giovani lettori. Immancabile anche per DafDaf. Quest’anno sulle pagine del giornale ebraico dei bambini abbiamo voluto raccontare come nasce l’immagine della fiera, un frammento della quale abbiamo messo in copertina. La “visual identity” è composta da tutti quegli elementi che rendono riconoscibile un evento. Non il logo, che resta sempre uguale a se stesso, ma tutte le immagini che si vedranno ovunque si parli della fiera. E l’immagine dell’edizione 2025 della Bologna Children’s Book Fair dipende anche da un piatto di tagliatelle… quelle che ha mangiato Bruno de Almeida, il ventinovenne illustratore brasiliano che è stato invitato a Bologna per elaborare la sua idea di identità visiva della fiera. Erano probabilmente anche molto buone, ma lo hanno colpito soprattutto per la forma e per la loro capacità di ccogliere la salsa in una danza circolare. Una cosa che lo ha influenzato nei giorni successivi e che ritroverete nelle immagini che abbiamo pubblicato questo mese.

Le ultime pagine del giornale sono dedicate a una casa editrice e in particolare a una collana molto speciale: Topipittori è una casa editrice specializzata in libri illustrati per bambini e ragazzi nata nella primavera del 2004. L’hanno fondata Paolo Canton e Giovanna Zoboli, e Giovanna è responsabile del suo buffo nome, che viene dal titolo di un suo racconto. Topipittori ha una collana che si chiama PiNO – Piccoli Naturalisti Osservatori, dedicata a quello che vive intorno a noi, al piacere della scoperta e alla bellezza della natura. È una collana molto pratica: insegna a guardare, ad analizzare e a sperimentare con l’obiettivo di comprendere e conoscere. E capire che la nostra vita dipende da un ambiente affascinante in cui in ogni momento accadono cose importanti, anche se non lo sappiamo o non ce ne accorgiamo. Per questo numero di DafDaf abbiamo scelto tre titoli: Rimanere sul sentiero, In un seme e Api, sciami, alveari.

Buona lettura!
ada treves