SHIRIM – Lettere a Milena (Franz Kafka)

…Ecco,
questo era il temporale
che ci minacciava senza tregua nel bosco,
ma ci è andata bene.
Continuiamo a vivere sotto la sua minaccia,
visto che non può essere altrimenti.
Proponiamo per Shirim un breve passaggio da Lettere a Milena di Franz Kafka (1883-1924), nella traduzione in italiano a cura di Giulia Frare.
L’angoscia, testimone silenzioso, appare come un gelido fantasma tra le pagine delle Lettere, ai margini del bosco. Si nutre di ogni cosa bella, velandola, sottraendo ad essa la foglia lucente, la scintilla preziosa di vita. Alimenta illusioni di semplicità, di morbide solitudini leste a inasprirsi alla prima tristezza, rigettando il poeta nel buio sconfinato.
C’è in queste righe un affetto, una toccante tenerezza. Il ritornare del “noi” come a strappare una promessa, l’invito taciuto a restare.
Il temporale raggiungerà i boschi più alti, parlerà tra le rocce con voce tonante e oscurata.
Ma nei giorni splendenti, nei mattini ricolmi di speranza si tornerà a correre oltre la sua cupa minaccia negli alti luoghi inaccessibili, alla ricerca dell’azzurra scintilla, della vivida gemma infrangibile.
Shirim è a cura di Mariateresa Amabile, poetessa e docente di Diritti Antichi all’Università di Salerno