DAI GIORNALI DI OGGI – Bokertov 28 marzo 2025
L’ex primo ministro Giuseppe Conte ha esortato gli ebrei italiani a “dissociarsi” dalle azioni di Israele «perché in questo caso il silenzio diventa complicità». Le dichiarazioni del leader dei Cinquestelle hanno suscitato l’ira del mondo ebraico, riporta tra gli altri Libero. Per il presidente della Comunità ebraica di Milano, Walker Meghnagi, la richiesta di Conte «va rispedita al mittente perché razzista e anticostituzionale: non si possono discriminare gli italiani sulla base della religione o di altro». Sul Foglio il presidente della Comunità ebraica di Roma, Victor Fadlun, scrive: «Il suo appello è la replica inquietante di quel “Davide, discolpati” che Rosellina Balbi denunciava su Repubblica nel luglio 1982, dopo che un corteo sindacale aveva scaraventato una bara davanti alla sinagoga di Roma per le azioni del governo Begin in Libano. Pochi mesi dopo, un commando palestinese svuotò i mitra sulle famiglie che uscivano dal Tempio maggiore e uccise Stefano Gaj Taché». L’ex presidente della Comunità ebraica romana Riccardo Pacifici, intervistato dal Tempo, afferma: «Ritengo le parole pronunciate da Giuseppe Conte il più infame attacco perpetrato, dal Dopoguerra ad oggi, da un esponente politico italiano nei confronti degli ebrei nati in Italia».
Il Resto del Carlino segnala la solidarietà della presidente Ucei Noemi Di Segni ad Alan Fabbri, il sindaco di Ferrara, oggetto negli scorsi giorni di una contestazione propal nell’aula del Consiglio comunale. Per Di Segni, «la violenza verbale e l’aggressività cui è stato sottoposto da parte di alcuni manifestanti sono inaccettabili e rappresentano una grave minaccia alla civiltà del dibattito pubblico e al rispetto delle istituzioni».
Rumeysa Ozturk, una studentessa turca della Tufts University, nel Massachusetts, è stata arrestata fuori dal suo campus da poliziotti in borghese. Il video del suo fermo è diventato in breve virale. Sono già almeno 300, riferisce il Corriere della Sera citando il sito Axios, «gli studenti stranieri che si sono visti revocare il visto che consente loro di risiedere negli Stati Uniti, da quando, tre settimane fa, il dipartimento di Stato di Marco Rubio ha avviato il programma “Catch and Revoke”, focalizzato sugli studenti che hanno protestato in modo più acceso contro la guerra a Gaza e chiesto sanzioni nei confronti di Israele».
Un aereo di Ita Airways è stato costretto a invertire la rotta a poche decine di miglia dall’atterraggio a Tel Aviv. «Una manovra per mettere in sicurezza l’aereo e i passeggeri, in attesa che i missili degli Houthi venissero intercettati dalla contraerea», racconta il Messaggero. «Pochi minuti di ritardo che hanno messo in chiaro, ancora una volta, la tensione che si respira sui cieli del Medio Oriente».
Un tribunale in Algeria ha condannato a cinque anni di carcere lo scrittore Boualem Sansal, ritenendolo colpevole di «attentato all’unità nazionale, oltraggio a corpo costituito, atti lesivi all’economia nazionale e detenzione di video e pubblicazioni minaccianti la sicurezza e la stabilità del paese». Per il Foglio, l’intellettuale paga così la sua vicinanza a Israele. Dopo il 7 ottobre Sansal aveva difeso lo Stato ebraico e la sua guerra contro Hamas, parlando del primo come di «un “villaggio gallico” in una terra che doveva restare tutta islamica, un affronto per la Ummah, un pezzo d’occidente da difendere se vogliamo salvare anche i nostri Lumi».
La Procura di Milano ha chiesto l’archiviazione per i 17 indagati per diffamazione aggravata contro Liliana Segre, tra cui Chef Rubio, ritenendo che le espressioni veicolate dagli stessi via social siano tutelate dal diritto di critica. La senatrice a vita, riportano vari giornali, farà ricorso.
È di cinque feriti il bilancio di un attacco con il coltello per le strade di Amsterdam. L’aggressore è stato poi arrestato. «Il clima in questi mesi ad Amsterdam è assai teso», sottolinea Repubblica. «Al di là degli scontri con i tifosi israeliani avvenuti a novembre in occasione di una partita di calcio, i servizi olandesi avevano segnalato ai colleghi europei un’escalation di tensione legata al conflitto israelo-palestinese».
Sul Foglio si parla di Like Silicon from Clay, libro dell’analista statunitense Michael M. Rosen. Nel saggio l’autore propone «una lettura originale dell’intelligenza artificiale alla luce delle figure mitologiche e spirituali dell’ebraismo: il golem, il dybbuk e il maggid». Sempre il Foglio annuncia la prossima uscita di un nuovo lavoro del giornalista israeliano Anshel Pfeffer, No king in Israel, the Jewish state and its demons, focalizzato su «le fratture e le contraddizioni del paese». Nell’area dedicata ai libri il settimanale 7 del Corriere presenta Il mantello di Rut, del vaticanista Paolo Rodari, ispirato a una storia di salvezza in un convento nella Roma nazifascista.