DAI GIORNALI DI OGGI – Bokertov 7 aprile 2025
Dall’Ungheria il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è volato negli Usa, dove oggi incontrerà Donald Trump. L’incontro alla Casa Bianca verterà sulla guerra a Gaza, sugli ostaggi e sui dazi, ha annunciato il premier di Gerusalemme in un tweet. Netanyahu, informa il Corriere della Sera, tornerà in Israele mercoledì «per poi raggiungere il tribunale e testimoniare nel processo in cui è imputato per corruzione e frode».
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha svelato l’esistenza di un documento di intelligence come prova «dell’inequivocabile sostegno di Teheran al massacro del 7 ottobre». Per compiere le stragi Hamas avrebbe chiesto all’Iran 20 milioni di dollari al mese per due anni (Libero).
Il Foglio traduce un articolo del Mail of Sunday sul nuovo libro del saggista inglese Douglas Murray. «Accusare gli ebrei di aver creato un campo di concentramento è stata una rivendicazione costante contro lo stato ebraico da quando si è ritirato dalla Striscia nel 2005», scrive Murray. «Ma è un’assurdità. Quando Israele ha consegnato Gaza, la sua popolazione era di circa 1,3 milioni. Nel 2023 era di oltre 2 milioni».
Nuove dimostrazioni anti-Hamas a Gaza. Per il Giornale, sono «il segno tangibile della stanchezza dei palestinesi per la guerra e la tracotanza di Hamas, ma anche dell’interesse crescente di Fatah, il partito rivale che domina l’Autorità palestinese, sul futuro politico della Striscia».
«Provo un sentimento di fratellanza nei confronti dei palestinesi di Gaza che hanno manifestato contro Hamas. Sanno bene che il 7 ottobre non è stato il giorno della loro riscossa ma l’inizio di un massacro senza fine e che Hamas li porta al disastro», dice Gad Lerner alla Stampa. Il giornalista parla anche di democrazia israeliana in crisi per via della «politica di Netanyahu», sostenendo che la dissidenza sia l’unica strada possibile.