DAI GIORNALI DI OGGI – Bokertov 15 aprile 2025

Il secondo round di colloqui tra Usa e Iran sul nucleare potrebbe svolgersi sabato prossimo a Roma, nell’occasione della visita del vicepresidente statunitense JD Vance. La circostanza è stata data per sicura per ore, commentata anche dal ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani: «Siamo pronti ad accogliere incontri che possono portare risultati positivi». A tarda notte però l’agenzia di stampa iraniana ha informato di un apparente cambio di rotta: l’incontro si terrà di nuovo a Muscat, in Oman. Per il momento, riferisce il Corriere della Sera, «nessuna conferma dall’Italia, né dagli Stati Uniti». Anche altri giornali trattano l’argomento. Per Repubblica, tra gli altri, «è mistero sul summit a Roma».

«Per Netanyahu fidarsi di Trump è una fregatura», titola il Foglio a proposito del negoziato sul nucleare e i suoi molti punti interrogativi. «Non sappiamo cosa sia uscito dai colloqui, cosa sta mettendo sul piatto Washington e cosa Teheran, ma Bibi si è reso dipendente da Trump, non lo critica. Per gli iraniani questa è un’occasione e pensano: qualsiasi cosa decida la Casa Bianca, questa volta Israele non avrà il coraggio di contestare».

Israele avrebbe proposto 45 giorni di tregua a Gaza in cambio del rilascio di dieci ostaggi. Se ne starebbe discutendo. «Hamas ha fatto sapere di voler esaminare la proposta», scrive il Sole 24 Ore. «Ma restano le sue condizioni non negoziabili: ogni accordo deve iniziare con un cessate il fuoco e un ritiro israeliano, non con il disarmo». Sul negoziato «è scesa in campo la diplomazia internazionale», racconta La Stampa, mentre la Ue dal suo canto «ha garantito all’Autorità nazionale palestinese un aiuto di 1,6 miliardi di dollari in tre anni». Ieri la Ue ha anche “bacchettato” Israele, sottolinea il Giornale citando l’Alta Rappresentante per gli affari esteri Kaja Kallas, secondo la quale le azioni dello Stato ebraico sarebbero andate «oltre il diritto all’autodifesa». Sul bombardamento dell’ospedale Al Ahli di Gaza, il Riformista avverte: «Importante non bersi le dichiarazioni di Hamas»

Per l’ambasciatore Stefano Stefanini (Ispi), che ne scrive sulla Stampa, il presidente Usa Donald Trump avrebbe dato “carta bianca” al premier israeliano Benjamin Netanyahu nelle azioni di guerra. Un avallo che a suo dire «fa venir meno il freno che Washington, con Biden e tutti i suoi predecessori (tranne Trump), aveva sempre esercitato». Netanyahu cercava regolarmente di aggirarlo, sostiene Stefanini, «ma creava una dinamica di condizionamento che non esiste più».

Un uomo è entrato nel giardino del governatore della Pennsylvania, Ben Shapiro, lanciando oggetti incendiari dentro la sua abitazione. Nelle immagini della mattina dopo, spiega il Foglio, «vediamo i vetri delle finestre in frantumi, il salotto con le pareti e i soffitti completamente anneriti dalle fiamme, mobili distrutti, candelieri crollati a terra». E poi «quello che restava del primo Seder, la cena della Pesach, uno dei momenti più solenni del calendario ebraico». Le forze di polizia hanno arrestato il 38enne Cody Balmer, accusato di tentato omicidio, incendio doloso, furto e terrorismo.

Si avvicina l’appuntamento con le celebrazioni del 25 aprile, Festa della Liberazione dal nazifascismo. In vista del corteo nazionale di Milano e di nuove possibili tensioni e contestazioni alla Brigata Ebraica, Libero segnala una divisione all’interno della comunità ebraica cittadina «fra chi vuole manifestare e chi invita a stare a casa».

Liliana Segre ha ricevuto ieri la tessera onoraria dell’Anei, l’associazione degli internati italiani nei lager nazisti. Nel corso della cerimonia, riporta La Stampa, la senatrice a vita ha dichiarato che «quando accendo la tv e vedo Gaza e l’Ucraina, io che sono una donna di pace mi sento inutile».