DAI GIORNALI DI OGGI – Bokertov 29 aprile 2025
Ronen Bar, il capo dello Shin Bet, il servizio segreto interno d’Israele, ha annunciato la fine del proprio mandato per metà giugno. Bar ha gettato la spugna «per mantenere la promessa fatta dopo la mattanza del 7 ottobre 2023, tra i primi a prendersi la responsabilità dopo l’invasione dei terroristi di Hamas nei villaggi e nelle cittadine a sud del paese, 1.200 persone uccise», riferisce il Corriere della Sera. Nessuna assunzione di responsabilità, si legge, è arrivata invece al momento dal premier israeliano Benjamin Netanyahu «nonostante sia stato lui ad avallare i pagamenti ad Hamas attraverso il Qatar, la calma in cambio di valigie piene di milioni di dollari, la calma frantumata dai massacri».
«Per il futuro della nostra regione non c’è altra strada se non il dialogo e la coesistenza. Alla fine anche il governo israeliano si dovrà arrendere a questa evidenza», sostiene il primo ministro dell’Autorità nazionale palestinese Mohammed Mustafa in una intervista con Repubblica. «Non credo che Israele sia più sicuro oggi dopo 19 mesi di guerra, con uno degli eserciti più forti del mondo che combatte contro una milizia e che ancora non può dire di aver vinto. Non credo neanche che oggi Israele abbia più amici di prima nel mondo», aggiunge il politico di Ramallah, presente sabato mattina ai funerali di papa Francesco. Secondo Mustafa, «questi mesi dimostrano che la guerra non è la soluzione».
L’inchiesta sulle offese contro la senatrice a vita Liliana Segre deve andare avanti. «Così ha deciso il gip milanese Alberto Carboni, che ha di fatto accolto l’istanza a proseguire con il procedimento avanzata da Segre tramite il suo avvocato», racconta Repubblica, segnalando come sette nuove persone andranno a processo per via dei contenuti diffusi online e sui social network contro la testimone della Shoah, sempre per diffamazione aggravata dall’odio razziale. Tra coloro per i quali il giudice ha accolto l’archiviazione figura al contrario Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio. A detta del gip, i suoi duri attacchi a Segre sul conflitto Medio Oriente sarebbero «una manifestazione argomentata del pensiero dell’autore in ordine a un tema politicamente sensibile». Lo riferisce, tra gli altri, La Stampa.
«Gli insulti a Liliana Segre sono ignominia», commenta al Riformista lo studioso Vittorio Robiati Bendaud. «Quanto all’antiebraismo, esso è costitutivo tanto delle società occidentali che di quelle islamiche. Quando una di queste società è scossa da potenti stress oppure precipita in una fase suicidaria, si riattiva questo odio specifico, che ha declinazioni diverse, talora persino opposte». Sul Foglio, in tema, si rileva: «Che possa esistere un antisemitismo a sinistra non è una novità: già Karl Marx lo definiva “il socialismo degli imbecilli” e si vede che la madre degli imbecilli è sempre incinta. Proprio per questo è lecito attendersi qualcosa di più della distinzione e della condanna formale di queste posizioni».
«L’assenza al funerale del papa si è notata, il paese non si chiuda in se stesso», scrive il Foglio di Israele, esortando lo Stato ebraico a non isolarsi sulla scena internazionale. «Anziché chiudersi, Israele deve cercare appigli, soprattutto con chi combatte guerre esistenziali come la sua, come l’Ucraina. La collaborazione segreta è vitale, ma a volte anche la diplomazia fa la differenza».
Il Foglio descrive anche un inquietante episodio di cronaca dalla Francia, dove una manifestazione «contro l’islamofobia» e di solidarietà verso la famiglia di un giovane maliano ucciso lo scorso 25 aprile in una moschea del dipartimento del Gard si è trasformata «nell’ennesimo raduno di antisemiti».