ISRAELE – Aragosta in tavola, ma è casher

Al pari del maiale, l’aragosta è l’ultimo piatto che ci si aspetterebbe di trovare in un ristorante casher. Le regole alimentari ebraiche sono molto chiare al riguardo: tutti i crostacei sono banditi, senza eccezioni. In Israele, informa Ynet, esiste però almeno un locale dove si serve aragosta casher. Non è una “vera” aragosta, viene spiegato. Ma il suo sapore, come altri cibi “proibiti” indicati nel menù, assomiglierebbe molto all’originale.
E se nel 2022 una start-up israeliana produttrice di alternative alla carne a base vegetale e stampate in 3D lanciò con una certa risonanza mediatica il suo hamburger di maiale «kosher, vegano e senza glutine», le creazioni del ristorante Otoro di Ramat Gan non sono vegane (o almeno non soltanto vegane), ma realizzate piuttosto attraverso un’alchimia di pescato conforme alla tradizione. Lo chef Dylan David spiega a Ynet di essersi formato in ristoranti stellati tra Francia, Portogallo, Los Angeles e Dubai, dove ha imparato a cucinare i frutti di mare, ma di aver maturato una diversa sensibilità sul cibo dal suo ritorno in Israele. Da allora, racconta, ha deciso di «non mangiare più cibo non casher». E di non somministrarlo nemmeno ai suoi clienti. Ai quali riserva comunque sorprese inaspettate.