MEMORIA – Lanzmann dal video all’audio al Museo Ebraico di Berlino

Sta prendendo forma, al Museo Ebraico di Berlino, il progetto di digitalizzazione dell’archivio audio di Claude Lanzmann, il regista e intellettuale francese noto per il suo monumentale documentario Shoah, presentato nel 1985 alla Berlinale. Donato al museo tra il 2021 e il 2022 da Dominique Lanzmann, vedova del cineasta, l’archivio audio comprende 152 cassette, per oltre 220 ore di registrazioni realizzate negli anni ’70 durante le ricerche preliminari per il film. Interviste, condotte in diverse lingue, che tra tedesco e inglese, francese e polacco, yiddish, ebraico e anche italiano documentano le sue conversazioni con i sopravvissuti, ma anche con storici, testimoni e membri del regime nazista. Sono registrazioni che offrono uno sguardo diretto e molto duro sulla memoria della Shoah. Lanzmann e i suoi assistenti, Corinna Coulmas e Irena Steinfeldt-Levy, avevano viaggiato in molti paesi cercando di registrare testimonianze dirette, interviste che si svolgevano in ambienti informali, spesso nelle case o al ristorante, puntando a creare un’atmosfera di fiducia e la massima apertura. Nel caso dei nazisti, invece, le conversazioni venivano registrate talvolta di nascosto, permettendo così di riprendere anche gli aspetti più inquietanti della quotidianità postbellica. Il progetto di digitalizzazione, avviato nell’aprile 2024 e che si prevede durerà fino alla fine del 2027, mira a trascrivere, tradurre e contestualizzare l’intero archivio, mentre le registrazioni saranno rese accessibili attraverso una piattaforma online, che diventerà un’ulteriore risorsa per gli studiosi. La curatrice del progetto, Tamar Lewinsky, ha sottolineato l’importanza di preservare e condividere le testimonianze: «Queste cassette possiedono un’importanza storica, culturale e sociale». Circa due anni fa l’archivio audio di Lanzmann è stato inserito nel Registro della Memoria del Mondo dell’UNESCO, del quale faceva già parte il lungometraggio Shoah. E come ha ricordato Hetty Berg, direttrice del Museo Ebraico di Berlino: «Con questa distinzione il museo ospita per la prima volta un patrimonio mondiale riconosciuto dall’UNESCO. Preservare questo vasto e inedito archivio audio qui è sia un grande privilegio che una speciale responsabilità». In occasione del centenario della nascita di Claude Lanzmann, il 27 novembre 2025, il museo inaugurerà la mostra, intitolata Claude Lanzmann: The Recordings, presentando al pubblico per la prima volta le registrazioni. L’archivio rimarrà poi accessibile attraverso i programmi digitali del museo. Lo scorso febbraio in occasione dell’80° anniversario della liberazione di Auschwitz, e a quarant’anni dalla sua presentazione, la Berlinale aveva nuovamente proiettato il documentario Shoah nella sua versione integrale: 566 minuti.