DAI GIORNALI DI OGGI – Bokertov 12 maggio 2025
Dopo quasi 600 giorni di prigionia a Gaza è attesa in giornata la liberazione del 21enne Edan Alexander. Il giovane ha doppia cittadinanza israeliana e statunitense e la mossa è stata presentata dai terroristi di Hamas come un gesto di “buona volontà” nei confronti del presidente Usa Donald Trump, alla vigilia del suo viaggio in Medio Oriente. «Ormai a parlarsi faccia a faccia sono i consiglieri di Trump e i capi di Hamas», rileva al riguardo il Corriere della Sera. E così Bibi «è costretto a lasciar trapelare che con l’amico Donald “vedono le cose allo stesso modo” ma da distanze diverse». Fare pressione per la tregua a Gaza e chiudere maxi-accordi commerciali con i paesi del Golfo. È questo il doppio binario, sottolinea il Giornale, «su cui si articola la missione di Donald Trump in Arabia Saudita, Qatar ed Emirati Arabi Uniti».
Papa Leone XIV ha invocato ieri da piazza San Pietro il cessate il fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi. «Vogliamo il cessate il fuoco, vogliamo la liberazione degli ostaggi, ci riconosciamo nella posizione incontrovertibile di papa Leone XIV», dichiara il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Corriere della Sera. Il Medio Oriente resta in evidenza in molte pagine. «Da pacifista convinto e nemico dell’occupazione, ho un serio problema a schierarmi con i critici di Israele perché quei critici e quelle piazze di giovani ne auspicano la scomparsa ben più di quanto chiedano la nascita della Palestina», racconta lo scrittore Marek Halter alla Stampa. «Io mi batto per la vita di Gaza e dei palestinesi non per la morte di Israele, per questo vorrei organizzare una manifestazione pacifista con entrambe le bandiere, ma nessuno è interessato». Secondo Assia Neumann Dayan (La Stampa), negli ultimi due anni la proposta “due popoli due Stati” è stata «l’ultimo rifugio degli sprovveduti, e dico questo non perché la soluzione sia sbagliata, ma perché è una versione cosmetica della guerra, un’idea che è diventata buona solo per qualificarsi dalla parte dei presentabili».
La Lazio ha firmato a Formello un memorandum d’intesa con il Maccabi Israel. L’accordo, riporta tra gli altri la Gazzetta dello Sport, «prevede una partnership tra le due entità basata sui valori condivisi dello sport, dell’inclusione sociale e della cooperazione internazionale».
“Pur di manifestare contro Israele il Pd usa anche i morti di Marzabotto”, titola Libero, segnalando un’iniziativa avviata dal Comune e dal Comitato regionale per le onoranze ai caduti. La sindaca Valentina Cuppi, già presidente del Pd, ha accusato lo Stato ebraico di compiere un genocidio.
«Per le madri israeliane non esisterà pace finché non conosceranno la sorte dei loro figli rapiti, e finché le ferite del 7 ottobre 2023 non troveranno giustizia e verità», scrive la parlamentare Mara Carfagna su Libero. «E anche per le madri palestinesi, la speranza di un futuro diverso potrà nascere solo quando i terroristi di Hamas che le usano come scudi umani e la loro dottrina di morte saranno annientati».
Al via domani la 24esima edizione dell’Esposizione internazionale di Triennale Milano. Tra le installazioni in mostra, il Corriere segnala «471 giorni di Filippo Teoldi, che racconta il periodo compreso tra l’attacco del 7 ottobre 2023 e il 19 gennaio 2025, data del primo fragile cessate il fuoco tra Hamas e Israele». Alla Triennale, riporta Repubblica, ci sarà anche un corto del regista Amos Gitai con «sette attori palestinesi e sette israeliani».
È iniziata a Basilea, con la sfilata dei 37 artisti in gara, la settimana dell’Eurovision Song Contest. «Tra abiti sgargianti, ritmi europop, scenografie spettacolari, lo sfondo geopolitico incombe sempre, con una manifestazione contro la partecipazione di Israele per la guerra a Gaza», racconta Qn. Israele è rappresentato in questa edizione dalla 24enne Yuval Raphael, sopravvissuta all’attacco di Hamas al Nova festival.