IL CONCORSO – Premio Revere, si riunisce il Consiglio

Fino a qualche anno fa molte scuole d’Italia partecipavano al premio Adriana Revere, un concorso dedicato alla trasmissione della Memoria intitolato alla memoria di una bambina ligure assassinata ad Auschwitz-Birkenau all’età di 9 anni.
«Era molto conosciuto, tanti ragazzi lo aspettavano con ansia», ricorda il vicepresidente Ucei Giulio Disegni. Poi, come a volte succede, l’iniziativa «ha avuto un momento di stanca ed è stata sospesa». Ma il proposito è di rilanciarla al più presto e allo scopo Disegni ha convocato per questo pomeriggio una riunione del consiglio direttivo del premio, da tempo vacante.
All’incontro (via zoom) interverranno tra gli altri i rabbini di Genova e Torino, il delegato della sezione spezzina della Comunità genovese e un rappresentante dell’associazione insegnanti ebrei d’Italia. Tra i punti all’ordine del giorno c’è l’elezione di un presidente e di un segretario, oltre alla nomina di un comitato scientifico-esecutivo. «Sarà anche un’occasione per tirare fuori nuove idee», annuncia Disegni. D’altronde «è passato un po’ di tempo e se una volta si partecipava al concorso scrivendo dei temi, oggi la modalità potrebbe essere la presentazione di un progetto multimediale». Anche gli argomenti potrebbero ampliarsi, «allargandosi ad esempio alla storia di Israele».
Adriana Revere era nata alla Spezia il 18 dicembre del 1934 da Emilia De Benedetti ed Enrico Revere. Fu catturata insieme ai genitori il 3 febbraio del 1944 e con loro inviata al campo di concentramento di Fossoli. Da lì fu poi deportata ad Auschwitz il 22 dello stesso mese. Venne uccisa all’arrivo, quattro giorni dopo, come la madre. Il padre fu ucciso otto mesi dopo a Flossenburg.
a.s.