L’OPINIONE – Alberto Heimler: La pace impossibile con Hamas
A nessuno piace la guerra e tutti vorremmo che essa finisse, ma l’articolo della professoressa Chantal Meloni sul Corriere della Sera del 24 maggio sul conflitto israelo-palestinese è davvero fazioso. Non dice il falso purtroppo perché altrimenti sarebbe più facile ribattere, ma mezze verità. È un articolo partigiano e condanna l’azione di Israele nei confronti dei palestinesi negli ultimi vent’anni sulla base delle opinioni della Corte di Giustizia internazionale, delle risoluzioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e delle richieste di arresto della Corte Penale Internazionale. Il fatto che organismi internazionali si siano espressi così frequentemente e così assiduamente contro Israele (grande quanto la Lombardia, Israele è di gran lunga il paese più citato nelle risoluzioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ben prima del 7 ottobre 2023; dal 2015 al 2022 sono 140 le risoluzioni che lo criticano contro 68 per tutti gli altri paesi del mondo) è, secondo la Meloni, la dimostrazione ipso facto della sua iniquità e barbaria.
Solo alcuni esempi. L’autrice (e anche l’Onu, purtroppo) condanna la costruzione del muro che dal 2002 separa Israele dai territori occupati nel 1967, ma non si domanda perché Israele lo abbia eretto. Solo brevemente vorrei ricordare che la popolazione palestinese era inizialmente (dopo l’occupazione del 1967) completamente libera di muoversi a piacimento in Israele. Ma poi con il passare degli anni e con l’aumento del terrorismo e delle esplosioni negli autobus, delle bombe nei ristoranti e nelle gelaterie, e le conseguenti decine di morti israeliani, il governo di Ariel Sharon decise di costruire un muro di separazione. Facile per le Nazioni Unite (e per Chantal Meloni) sostenere che il muro è illegittimo. Per rendere la sua condanna credibile l’Onu avrebbe anche dovuto trovare una soluzione alternativa per proteggere Israele dalle esplosioni e dalle bombe. Niente invece e al riguardo neanche una parola della Meloni.
E adesso la guerra di Gaza. L’autrice ricorda che Israele bombarda donne e bambini citando numeri terrificanti. Non c’è dubbio che purtroppo ci sono vittime civili, il cui numero peraltro Israele cerca di minimizzare con avvisi preventivi, ma insieme a quelle vittime ci sono anche terroristi e capi di Hamas. L’obiettivo di Israele è costringere Hamas alla resa, non per vendetta di quanto commesso il 7 ottobre, ma per arrivare al suo disarmo ed evitare il ritorno a prima di quel “sabato nero” quando giornalmente cadevano missili su Israele e periodicamente era necessaria un’offensiva di più larga scala contro Gaza (dalla quale, ricordo, Israele si era ritirato nel 2005). Dopo ogni offensiva Hamas riemergeva più armato di prima a attaccava Israele sempre più violentemente. Dopo il 7 ottobre 2023 Israele non lo può più accettare. Non mi riferisco al primo ministro Benjamin Netanyahu, ma all’intera popolazione. Tutto ciò è ignorato dalla Meloni.
Israele vorrebbe vivere in pace con vicini che non perseguano l’obiettivo della sua distruzione, ma che, come tutti i governi pacifici, cerchino semplicemente di accrescere il benessere delle loro popolazioni. Chi si occupa del conflitto a Gaza, come la professoressa Meloni, non può non riconoscere e citare le ragioni di Israele, certamente non necessariamente giustificando ogni sua azione (ognuno ha diritto alla sua opinione). In altre parole, se veramente la professoressa Meloni desidera la pace nella regione, oltre che risolvere i problemi della popolaziona palestinese oppressa e purtroppo bombardata (ma la Meloni non si chiede se Hamas voglia veramente uno Stato separato), deve anche tenere conto delle esigenze di sicurezza di Israele e del rilascio degli ostaggi.
Per Israele (e ricordo anche per l’Autorità Palestinese) la leadership di Hamas, non arrendendosi, è la vera responsabile delle distruzioni a Gaza e di gran parte delle morti di civili che peraltro si rifiuta di proteggere nei tunnel. Anche per questo deve lasciare il governo della Striscia. La domanda finale è: come si pacifica la regione mantenendo Hamas al potere? Secondo Israele è impossibile. Se Chantal Meloni ha un’altra idea non può esimersi dal suggerirla.
Alberto Heimler