MILANO – Palazzo Marino si illumina ma solo per i palestinesi 

La decisione del Comune di Milano di illuminare la facciata di Palazzo Marino con la scritta «All eyes on Gaza» ha sollevato forti polemiche. Dopo l’approvazione dell’ordine del giorno in Consiglio comunale, è arrivata la reazione della Comunità ebraica milanese, che accusa l’amministrazione di alimentare «un’informazione distorta» e di contribuire a un «clima pericoloso».
Walker Meghnagi, presidente degli ebrei milanesi, ha parlato di una «scelta che, lungi dal rappresentare le legittime aspirazioni alla pace che tutti condividiamo, ancora una volta rappresenta il conflitto in corso a Gaza addossando ogni colpa a Israele e dimenticando le responsabilità di chi non solo lo ha barbaramente attaccato, ma continua a minacciarne l’esistenza e a inneggiare allo sterminio degli ebrei».
Per Meghnagi, simili atti non tutelano la popolazione civile di Gaza, «tenuta in ostaggio dalle dirigenze terroristiche palestinesi» né favoriscono la convivenza: «Il Comune di Milano dovrebbe ispirarsi a scelte più meditate».
L’iniziativa, definita dai promotori come un gesto simbolico di solidarietà nei confronti della popolazione civile palestinese, è stata approvata dal Consiglio comunale con 25 voti favorevoli, 7 contrari e nessun astenuto. A promuoverla è stata Europa Verde, con il sostegno dell’intero centrosinistra, ad eccezione dei Riformisti Daniele Nahum e Gianmaria Radice.
Quello della scritta è il secondo gesto di Palazzo Marino in pochi giorni per chiedere lo stop alla guerra a Gaza. Sabato, sempre sulla sede del Comune, era stato esposto un sudario bianco. Un’iniziativa che aveva già provocato la contestazione della Comunità ebraica della città, che aveva richiesto invece l’esposizione di un drappo arancione in segno di solidarietà con gli ostaggi israeliani.
A febbraio l’amministrazione comunale aveva già respinto la richiesta arrivata da parte ebraica di illuminare Palazzo Marino di arancione per una sera per ricordare i fratellini israeliani dai capelli rossi Ariel e Kfir Bibas sequestrati il 7 ottobre 2023 in un kibbutz nei pressi di Gaza e morti nelle mani di Hamas.  La Regione Lombardia, al contrario, accese il Pirellone e Palazzo Lombardia del colore dei capelli dei due bambini venerdì 21 e sabato 22 febbraio.