ITALIA-ISRAELE – MDA: la priorità è la vita

Oltre cento invitati, insieme alle delegazioni del Magen David Adom provenienti da Regno Unito, Francia e Israele, si sono riuniti lunedì sera sulla terrazza di un hotel romano con vista sulla basilica di Santa Maria Maggiore, per una serata speciale di sensibilizzazione a sostegno del Magen David Adom Italia. All’evento, possibile grazie al contributo di Judy Safra, vicepresidente di MDA UK, hanno partecipato Gianemilio Stern, presidente nazionale di MDA Italia, e Cesare Efrati, presidente della sezione romana del Maghen David Adom.
«Ultimamente si tende ad associare Israele alla guerra, ma c’è molto di più», ha sottolineato Efrati. «Israele, per quanto piccolo – quasi quanto questa minuscola videocamera», ha detto mostrando al pubblico una capsula utilizzata in endoscopia addominale, «è, come indica una recente ricerca statunitense, tra le prime dieci nazioni al mondo per innovazione tecnologica, investimenti in ricerca e sviluppo, sicurezza e difesa, oltre che per il numero di premi Nobel ricevuti in fisica, medicina, biologia molecolare, ingegneria e informatica».
Prima di cedere la parola al rav Riccardo Shmuel Di Segni, rabbino capo della Comunità ebraica di Roma, Efrati si è soffermato sul valore del Magen David Adom: «È un’organizzazione composta da moltissimi giovani volontari. Può sembrare piccola, ma da anni salva vite umane e offre un contributo fondamentale alla medicina d’urgenza, in Israele e non solo».
Rav Di Segni ha approfondito il significato e l’origine dell’espressione “Magen David”, che ha ispirato il nome dell’associazione. «Se noi guardiamo alla Bibbia, che è fonte di tutte le informazioni», ha spiegato il rav, «la prima volta che la troviamo, (ed è l’unica) è in una pagina di Talmud in cui si decide quali debbono essere le formule della preghiera in determinate occasioni». Ma, ha aggiunto Di Segni, anche in questo caso non si parla propriamente di Magen David ma di “Magen Avraham”. L’unica occasione in cui diciamo Magen David è nelle benedizioni che seguono l’aftarà nella preghiera del sabato.
Durante la cena, dopo il saluto dell’ambasciatore di Israele a Roma, Yonathan Peled, i presenti hanno ascoltato l’intervento di Alon Friedman, vice direttore generale MDA per le tecnologie innovative nell’emergenza sanitaria e quello dell’analista Emanuele Ottolenghi che si è concentrato sullo scenario mediorientale di questi mesi.

(Foto Luca Sonnino)