DAFDAF 159 – Verso l’estate, danzando

Nel numero 159 di DafDaf, per festeggiare la fine della scuola abbiamo pensato di suggerire ai nostri giovani lettori di farsi portare a Parigi, il prima possibile: alla Cité des sciences et de l’industrie c’è una mostra che si intitola semplicemente Danzare e invita bambine, bambini e i loro accompagnatori di ogni età a vivere un’esperienza collettiva e gioiosa, creativa e spontanea. E anche se Parigi è lontana e visitare la mostra solo un sogno (chiude a fine giugno, bisogna sbrigarsi!) nulla vieta di andare sul sito web e approfittare dei materiali disponibili. La danza è un linguaggio capace di esprimere emozioni, raccontare storie e unire le persone, e per ballare non serve nulla, nemmeno compagnia se magari ci si vergogna un po’. La libertà delle lunghe giornate estive allora può essere riempita di musica e di movimento, di gioia e di risate. E, per usare le parole di Enea, auguriamo ai nostri lettori, per questa lunga estate, di ritornare ai bisogni essenziali, cercare spazio e tempo per stare con se stessi e se proprio non si vuole danzare e non c’è nulla da fare, sì, è bello anche annoiarsi.

buona lettura!

ada treves

Muoversi, imparare, divertirsi

Vi piace muovervi? In libertà, magari a ritmo di musica?

Allora a Parigi, alla Cité des sciences et de l’industrie c’è una mostra per voi: si intitola semplicemente Danzare e invita bambine, bambini e i loro accompagnatori di ogni età a vivere un’esperienza di danza collettiva e gioiosa, creativa e spontanea.

Si parte dal movimento per scoprire il proprio corpo, entrare in relazione con gli altri e esplorare lo spazio, in un modo divertente e coinvolgente. 

La danza è un linguaggio universale, è capace di esprimere emozioni, raccontare storie e unire le persone.

Il percorso si sviluppa attorno a parole chiave:

girare

saltare

camminare

incontrarsi.

Certo, sono azioni apparentemente semplici e naturali, ma fanno parte anche delle basi della danza. E durante la visita, è previsto muoversi, osservare, giocare, scoprire stili diversi e come si è sviluppata la danza nel mondo intero.

La danza è potente, aiuta a comunicare ed esprimersi,  a scoprire il proprio corpo, e a creare legami sociali. Oltre a esplorare lo spazio, ovviamente.

E visitando la mostra… si balla davvero!

Danze urbane, danze africane e girotondi, fino ai balli di coppia: i ballerini virtuali accompagnano i vostri movimenti. 

Per esempio: esistono diversi tipi di salti. Sono molti, e sono tutti da scoprire grazie a una coreografia che si chiama, appunto “Le grand saut” e propone un percorso ritmico da fare in due… 

Oppure: si può osservare come si decompone un salto… Trasferimento di peso, equilibrio, disequilibrio, appoggio su un solo piede: camminare è tutto questo allo stesso tempo. 

Camminare è dialogare con il suolo, con il terreno: nella mostra a un certo punto il suolo, ricoperto da una rete reattiva, si anima sotto le impronte dei visitatori, che si divertono a creare ondulazioni, variabili a seconda del modo in cui ci si muove.

Ogni mezz’ora, poi, tutti i presenti sono invitati a partecipare a un ballo coreografato. Si spazia dal branle del Rinascimento alla discoteca degli anni ’70, passando per il valzer musette: è un momento di festa, conviviale e collettivo.

E dopo aver messo il proprio corpo al centro, in scena e in movimento, si torna alla calma e all’introspezione. È il momento di rilassarsi e riflettere sull’esperienza vissuta: i sentimenti, ora, vanno trasferiti su carta. 


La Cité des sciences et de l’industrie 

È un grande museo della scienza, a Parigi, ed è stato aperto nel 1986. Si trova nel Parco de la Villette, dove prima c’era un mattatoio. È un posto pieno di giochi, esperimenti, robot, mostre sul corpo umano, la natura, lo spazio e molto altro. C’è anche un planetario per guardare le stelle e la Cité des enfants, una zona pensata solo per i più piccoli. È un luogo dove divertirsi imparando tante cose sul mondo che ci circonda.

info: www.cite-sciences.fr