SHIRIM – Cantico dei Cantici

Cantico dei Cantici XIV
(6, 5b-7)
I tuoi capelli, come un gregge di capre
che scendono a balzi da Ghil’ad;
i tuoi denti, come un gregge di pecore
che salgono dalla lavatura,
tutte madri di gemelli, nessuna senza prole;
la tua bocca dietro al velo
come una melagrana aperta.
Per Shirim ancora un passo del Cantico dei Cantici nella traduzione in italiano a cura di Piero Cappelli.
Il tempo della ricerca delle parole, dell’individuazione del taciuto verbo immaginifico s’infrange contro la mortale, caduca bellezza che s’incarna nel frutto dolcissimo, già maturo e aperto, nel candore operoso delle buone bestie in salute.
Le semplici cose del mondo, gli animali fecondi e in pace, la melagrana dischiusa, pregna di chicchi color rubino, sono da soli paradigma di beltà assoluta e incontaminata che si offre bruciante nel sole. Sarà lo sposo ardente a rivelarla, dissolvendo il velo dei sogni.
E tacciono infine le vane lingue fallaci.
Soli viaggiano gli occhi per le ardenti dune inesplorate.
Shirim è a cura di Mariateresa Amabile, poetessa e docente di Diritti Antichi all’Università di Salerno