DAI GIORNALI DI OGGI – Bokertov 23 luglio 2025
La guerra a Gaza e la situazione umanitaria all’interno della Striscia restano in primo piano su molti organi di informazione. Partendo in alcuni casi dalle dichiarazioni della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che ha parlato di «immagini insopportabili» e invitato Israele a «mantenere le promesse fatte». Secondo il Corriere della Sera, «Israele non sente ragioni» e «continua a lavorare sull’idea trumpiana della Riviera: trasformare il cumulo di macerie e cadaveri che è oggi la Striscia in un’area vacanze con l’immancabile Trump Tower». Sarebbero oltre 100, si legge, le vittime per denutrizione degli ultimi giorni. La Stampa riporta la replica israeliana alle accuse: «Nessuna crisi alimentare a Gaza». Israele ha puntato al riguardo il dito contro i terroristi di Hamas, accusati di usare «immagini false di bambini malnutriti provenienti dallo Yemen».
Come annunciato, gli Stati Uniti si sono ritirati dall’Unesco, accusando l’agenzia dell’Onu di essere inquinata dall’antisemitismo. «Non è una novità, perché lo dicevano anche i democratici», riferisce Repubblica. «Ma l’Unesco negli ultimi anni ha avviato diverse riforme per risponde a queste accuse, e la decisione di Washington di ignorarle conferma il sospetto che molte sue scelte siano ideologiche e quindi prescindano dalla realtà dei fatti».
Tiene ancora banco il fermo e l’interrogazione di due soldati israeliani in Belgio. «Nell’interpretazione che le autorità belghe danno del diritto internazionale, appartenendo pare alla Brigata Golani, i due sono più o meno come le SS, le Schutzstaffel, organizzazione paramilitare del Terzo Reich, e in quanto tali possono essere oggetto di una sorta di caccia all’ebreo nazista», scrive Giuliano Ferrara sul Foglio. «Non è nemmeno quel che si dice una notizia, è puro horror, una manifestazione della nuova coscienza occidentale ed europea nata nel segno dell’umanitarismo».
“L’incendio a Taybeh non era colpa degli ebrei”, titola Libero. «Mentre è in corso un’indagine, sembra ormai accertato è che non c’è stato nessun attacco», si legge. «Alcuni filmati mostrano semmai alcuni uomini, con la kippah sul capo e i giubbotti catarinfrangenti delle squadre di soccorso, salire e scendere dalle pendici di una collina per spegnere le fiamme». Uno di loro, riferisce ancora Libero, «ha detto di essersi tolto la camicia per estinguere il rogo e di essere stato ricambiato con una sassaiola da parte di gente saltata fuori dal cimitero adiacente».
Il vicepremier e leader leghista Matteo Salvini ha ricevuto in una sala della Camera il premio Italia-Israele, consegnatogli dell’ambasciatore israeliano Jonathan Peled «per le sue posizioni coraggiose e di rottura». Le opposizioni sono insorte definendo la cerimonia un atto «osceno» (Corriere).
«Di fronte alla devastazione della guerra nella Striscia di Gaza, diciamo con una sola voce: fermi tutti». Lo si legge in una dichiarazione congiunta del presidente della Cei Matteo Zuppi e del presidente della Comunità ebraica bolognese Daniele De Paz, sulla quale si sofferma Avvenire.
Per Paolo Guzzanti (Il Riformista), «chi prepara e scatena guerre è la causa della sofferenza di quell’universo paraletterario che va sotto il nome emotivamente intimidatorio di “bambini di Gaza” e sottilmente la contaminazione si propaga trovando terreno ben fertile».
La Comunità ebraica di Milano ha ospitato una deIegazione deI ConsigIio comunaIe. «Siamo soddisfatti. Questo è soIo I’inizio di un diaIogo utiIe per rafforzare iI contrasto aII’antisemitismo e a ogni razzismo», ha affermato il presidente della Comunità ebraica Walker Meghnagi, citato da Libero.