SOCIETÀ – La guerra a Gaza e i programmi per bambini

Rachel Accurso, conosciuta semplicemente come Ms Rachel, è una vera e propria celebrità per milioni di famiglie anglofone: educatrice e musicista, ha conquistato la fiducia dei genitori grazie al suo canale YouTube, Songs for Littles nel quale propone canzoni e attività per la prima infanzia con toni gentili, colori pastello e un sorriso sempre presente. In breve tempo Ms Rachel è diventata un punto di riferimento, soprattutto per bambini con bisogni speciali. E proprio per questo – come ha raccontato Jacob Jaffa sul The Jewish Chronicle – il suo recente coinvolgimento in una polemica politica ha colpito molti suoi seguaci. Nelle scorse settimane Ms Rachel aveva pubblicato sui social contenuti incentrati sulla sofferenza dei bambini palestinesi: immagini forti, accompagnate da appelli accorati alla comunità internazionale. Era mancato però ogni riferimento al 7 ottobre, agli ostaggi israeliani e alla brutalità di Hamas e l’indignazione non si è fatta attendere, in particolare da parte di chi aveva sempre visto nel suo progetto un luogo di empatia e rispetto. La polemica si è acuita con la comparsa in un suo video per bambini del giornalista Motaz Azaiza, figura assai controversa per i suoi toni antisraeliani. Un’ingenuità? Una scelta ideologica? Le reazioni questa volta hanno spinto Ms Rachel a fare un passo indietro, e, con un lungo post, ha cercato di chiarire la sua posizione: «Condanno Hamas, condanno il 7 ottobre, condanno la presa di ostaggi e l’uccisione di civili israeliani», ha dichiarato. Allo stesso tempo, Ms Rachel ha condannato anche la risposta militare israeliana, accusandola di causare vittime civili e di violare i diritti dei bambini. La vicenda deve aprire una riflessione più ampia su come tenere i più piccoli al riparo da questioni politiche e ideologiche.
Non è la prima volta che una trasmissione per bambini viene “investita” dal conflitto in corso a Gaza. A metà luglio il profilo X di Elmo, pupazzo rosso di fama globale beniamino del programma Sesame Street, era stato piratato con messaggi antisemiti e contro Donald Trump. «Questi posti non riflettono in alcun modo i valori di Sesame Street», si era poi scusato programma, una volta ripreso il controllo dell’account con 600 mila follower.