APPUNTAMENTI – Al Senato la presentazione del rapporto sugli stupri di Hamas

È il documento più completo ad oggi sulle violenze sessuali perpetrate da Hamas il 7 ottobre 2023 e durante la prigionia degli ostaggi. È un report che segna una svolta nel riconoscimento legale e internazionale di questi crimini come sistematici, deliberati e parte integrante della strategia dell’attacco. Si intitola A Quest for Justice: October 7 and Beyond e sarà presentato domani, martedì 29 luglio alle ore 10:00 al Senato. Curato dal Dinah Project sotto la guida della giurista israeliana Ruth Halperin-Kaddari, il rapporto raccoglie testimonianze, prove fotografiche, riscontri medici e analisi giuridiche per documentare e qualificare le violenze dei terroristi palestinesi come crimini contro l’umanità, proponendo un approccio innovativo alla responsabilità penale.
«Questi crimini sono accaduti. Tutti i pezzi del mosaico, messi insieme, non lasciano alcun dubbio» ha dichiarato negli scorsi mesi Halperin-Kaddari, fondatrice del progetto e docente presso il Rackman Center dell’Università Bar-Ilan.
Il rapporto invita il segretario generale delle Nazioni Unite a inviare una missione investigativa in Israele e a includere Hamas nella lista nera dell’Onu come organizzazione che utilizza la violenza sessuale come arma di guerra. «Inserire Hamas nella blacklist significherebbe finalmente smascherarli come stupratori, e non come combattenti per la libertà», ha affermato Halperin-Kaddari.
Viene inoltre proposto di usare un nuovo paradigma giuridico per affrontare i crimini sessuali nei conflitti: l’applicazione del principio di “Joint Criminal Enterprise” (JCE). Tale dottrina, già riconosciuta nei tribunali internazionali per il Ruanda e l’ex-Jugoslavia, consente di attribuire responsabilità penale non solo agli autori materiali delle violenze, ma anche a chi ha preso parte all’aggressione collettiva che le ha rese possibili.
All’evento al Senato interverranno, insieme a Halperin-Kaddari (da remoto), i senatori Susanna Campione, Marco Scurria, Ester Mieli e Giulio Terzi di Sant’Agata.