DAI GIORNALI DI OGGI – Bokertov 3 settembre 2025

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha rinviato a giovedì sera la riunione dedicata a una possibile annessione della Cisgiordania. «La Knesset ha votato a favore in luglio, più nella forma che nella sostanza», riporta tra gli altri il Corriere della Sera. «Alla vigilia del 700esimo giorno di guerra, nessuno sa se verrà proclamato solo il controllo parziale di quel che Israele possiede di fatto (le principali colonie), oppure se saranno ammansiti gli ultrà e s’aprirà anche all’annessione della Valle del Giordano nelle sue aree meno abitate, o magari di parte dell’area C che è già sotto giurisdizione militare». Ieri intanto l’Idf «ha arrestato il sindaco di Hebron, Tayseer Abu Sneina, accusato di sostegno a Hamas e alla Jihad islamica» (Repubblica). Nel 1980 Abu Sneina fu condannato all’ergastolo per un attentato in cui morirono sei cittadini israeliani. Rilasciato tre anni dopo in occasione di uno scambio di prigionieri, è sindaco di Hebron dal 2017.

La Stampa segnala la lettera di 350 riservisti israeliani che hanno annunciato pubblicamente «che non si presenteranno più in servizio, se chiamati a combattere» a Gaza. Per La Stampa, gli scontri tra i vertici militari e il governo si stanno insinuando «fino ai ranghi più bassi dell’esercito».

Su Gaza «papa Leone è stato durissimo e «ha chiesto più volte il cessate il fuoco», dichiara il presidente della Cei Matteo Maria Zuppi in una intervista con il Corriere della Sera. Nello stesso tempo, sottolinea, «vigiliamo contro l’antisemitismo, amiamo gli ebrei, dialoghiamo con i loro rappresentanti religiosi». Domani il papa riceverà in udienza il presidente israeliano Isaac Herzog. Per Massimo De Angelis (Il Riformista), si tratta di «una gran buona notizia» ed è innanzitutto «il segno della preoccupazione della Santa Sede per la nuova ondata di antisemitismo in Europa».

La campagna mediatica contro Israele orchestrata da Reporters Sans Frontières? «Gli do un consiglio, dovrebbero pubblicare lo Statuto di Hamas in tutte le lingue. Come storico, conosco solo un documento simile, il Mein Kampf». A dirlo al Tempo è l’ex ambasciatore israeliano in Italia, Dror Eydar.

In un articolo sulla Global Sumud Flotilla, Libero si sofferma sui legami tra la stessa «e le ong che festeggiarono il 7 ottobre». Del tema scrive tra gli altri anche il Tempo, definendola “Flotilla Hamas”. Così il Giornale: «Dietro le navi “solidali” un assedio via mare con la regia di Hamas».

Avvenire racconta l’esperienza del Roma Club Gerusalemme, un esempio di come lo sport possa essere uno «strumento di condivisione, inclusione e soprattutto di pace». Il vicepresidente Samuel Giannetti racconta che «lo scorso maggio a Roma abbiamo partecipato a un torneo internazionale» e dei 32 ragazzini della rosa «14 erano ebrei israeliani, 4 arabi israeliani, 4 arabi palestinesi, 3 arabi cristiani, 3 armeni, 2 drusi, 2 profughi israeliani sfollati dal nord di Israele».

«I palestinesi non hanno mai sognato la pace con Israele, ma la sua distruzione», scrive Ruben Della Rocca sul Riformista. «Anche i giornalisti di Gaza, nella maggior parte embedded con Hamas, non potrebbero lavorare altrimenti. Le voci pacifiste palestinesi sono state sempre flebili».