ISRAELE – Foresta minacciata dall’asfalto: appello KKL per Ben Shemen

C’è un luogo, nel cuore di Israele, dove conifere, ciclamini e papaveri si intrecciano a sentieri di escursionisti e piste per ciclisti. È la foresta di Ben Shemen, uno dei polmoni verdi più amati del Paese, che ospita anche il fragile habitat del cervo israeliano – una specie a rischio di estinzione. Ed è proprio questa foresta a trovarsi oggi al centro di un acceso dibattito.
Il progetto di ampliamento della Route 443, la superstrada che collega Modi’in a Gerusalemme, prevede nuove corsie, svincoli e spartitraffico. Per gli automobilisti significherebbe meno code, ma per la foresta si tradurrebbe in abbattimenti massicci, frammentazione ecologica e perdita di aree ricreative pubbliche.
A guidare la protesta è il Keren Kayemeth LeIsrael (KKL), storica organizzazione ecologista ebraica. «Non siamo contrari allo sviluppo», ha spiegato ai media Adi Noy, capo del dipartimento di pianificazione del KKL, «ma dobbiamo garantire che sia realizzato in modo da bilanciare le esigenze di trasporto con quelle della natura e del pubblico. La foresta non deve diventare un arcipelago di isole verdi isolate in un mare di asfalto».
Il KKL propone una soluzione alternativa: ridurre la larghezza dell’autostrada, eliminare alcuni svincoli e introdurre «compensazioni ambientali». Tra queste, la costruzione di quattro cavalcavia – due per la fauna selvatica e due per i visitatori – e l’ampliamento degli attraversamenti ecologici fino a 200 metri. L’idea è di ricucire la foresta spezzata in due dalla strada, restituendo continuità ai sistemi naturali e spazi al pubblico.
Anche l’Autorità per la natura e i parchi e la Società per la protezione della natura in Israele si schierano contro il piano attuale. Secondo l’ecologo Yariv Malihi, un’infrastruttura più ampia costituirebbe una barriera quasi invalicabile per il cervo israeliano e per altre specie come martore, cinghiali e rettili.
Netivei Israel, la società responsabile del progetto, sostiene di aver già ridotto al minimo i danni.
d.r.