DAI GIORNALI DI OGGI – Bokertov 4 settembre 2025

Alta tensione tra Roma e Gerusalemme dopo che il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto ha accusato Israele di aver sparato deliberatamente a pochi metri dai soldati della missione Unifil in Libano. Una versione contestata dall’Idf, che ha riferito di un «malfunzionamento tecnico» e di una «presenza sospetta» nell’area. «Il risultato è stato comunque il ritiro della pattuglia internazionale», racconta tra gli altri il Corriere della Sera. «La strada che cercavano di liberare è rimasta bloccata, il punto d’osservazione che volevano raggiungere è ancora inaccessibile». Come ricorda Il Foglio, «Israele non ha mai avuto simpatia per Unifil, che avrebbe dovuto monitorare sul rispetto della risoluzione 1701 dell’Onu e quindi sul ritiro di Hezbollah» e in questo senso è mancata al suo compito. In ogni caso «Unifil o meno, i “malfunzionamenti” non sono ammessi».

«Abbiamo un premier e un governo che lavorano per prolungare la guerra e tutto soltanto per un puro e politico scopo di Netanyahu», dichiara a Repubblica il 52enne imprenditore del settore tech Ami Dror, ex guardia del corpo del primo ministro israeliano, protagonista in queste settimane delle proteste antigovernative. Numerose le iniziative nel paese. Anche in luoghi simbolo come la biblioteca nazionale, davanti alla Knesset.

A bordo della Global Sumud Flotilla ci saranno anche quattro parlamentari di Pd, 5s e Av, hanno annunciato gli organizzatori dell’iniziativa. Intanto «sulla Flotilla i pro-Pal giocano a fare la lotta», riferisce Libero, parlando di attivisti che «simulano pestaggi per farsi trovare pronti in caso di arresto». Tra loro, si legge, c’è chi ha già scritto lettere da inviare al governo «per farsi liberare».

Secondo Il Tempo, Avs e M5S sarebbero “in gara” per candidare Francesca Albanese alle prossime elezioni. «Non che fino ad ora Albanese non abbia fatto a suo modo politica», viene precisato a proposito dell’attività della special rapporteur, «ma ciò che inizia a circolare è che tra poco il suo impegno possa diventare “ufficiale”, all’interno di un partito».

Non sarà Marsiglia il luogo delle riprese della quinta stagione della serie israeliana Fauda. Lo scrive Il Foglio, sottolineando come la decisione sia collegata «alla recrudescenza degli episodi di antisemitismo» e ai rischi per la sicurezza. Il set sarà così spostato a Budapest.

«È facile profezia che, prima o poi, Gaza verrà dimenticata. Che la bolla mediatica della pietà planetaria finirà per sgonfiarsi», scrive lo storico Paolo Macry sul Riformista. «Resterà invece, perché non è mai morto, il fiume carsico dell’antisemitismo».

Ancora caos sulle strade della Vuelta per le proteste propal contro la Israel Premier Tech. La tappa di ieri con arrivo a Bilbao è stata neutralizzata ai tre chilometri dal traguardo «a causa dei ripetuti scontri tra la polizia e i manifestanti pro Palestina lungo il rettilineo d’arrivo» (Tuttosport).