DAFDAF 160 – Difendere il mare, giocando

La scorsa settimana abbiamo presentato il nuovo numero di DafDaf, un numero speciale, come sempre in questa stagione, che vede coincidere il nuovo anno ebraico con il compleanno del giornale ebraico dei bambini. In copertina un tram altrettanto speciale, che porta da Trieste a Opicina, dove il giornale è stato immaginato, e dove è nato il primo numero, il “numero zero”, pubblicato quindici anni fa. I lettori più attenti avranno notato che su un respingente del Tram di Opicina era appoggiato un gioco da tavola: Tachite al tram. Appunto. un gioco dedicato al Tram di Opicina e ai suoi (improbabili, nel gioco) passeggeri. Un’idea di Diego Manna, che oltre a essere inventore di giochi, scrittore ed editore è anche biologo, e molta attenzione dedica all’ambiente. La sua ultima “creature” si chiama Plastic Fighters, e invita a ragionare su quali pericoli possa correre il mare, uno degli ecosistemi più minacciati del nostro pianeta. Sull’ultimo numero di DafDaf, attualmente in distribuzione, ne potete scoprire la storia.

Buona lettura!

a.t.

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L’estate è trascorsa, le giornate in spiaggia oramai sono un ricordo… ma c’è un modo per non dimenticare le ore passate in riva al mare e, anzi, ragionare su quali pericoli possa correre un ecosistema tra i più minacciati. È un gioco, ma è terribilmente serio. ecco a voi…

Plastic Fighters, gli eroi del mare

Il mare è bellissimo, ma spesso è pieno di nemici: bottigliette, sacchetti, pezzi di plastica che finiscono in acqua e mettono in pericolo pesci, tartarughe, uccelli e persino noi esseri umani. A volte sembra una battaglia impossibile… ma in questo gioco la forza arriva proprio dai bambini!

In Plastic Fighters ogni giocatore sceglie di vestire i panni di un’associazione che difende l’ambiente. Non si vince mai da soli, si vince soltanto collaborando. Si costruiscono centri di riciclo, si diffondono buone abitudini, come portare la borraccia invece della bottiglia di plastica, si proteggono spiagge e animali in difficoltà. Ogni scelta conta, ogni piccola azione cambia il corso della partita.

E mentre si gioca si capisce che quelle mosse non servono solo nel tabellone. Nella vita reale possiamo fare la stessa cosa: usare meno plastica, riutilizzare gli oggetti, non abbandonare rifiuti. Così il mare torna limpido e le creature che lo abitano tornano a respirare.

Diego Manna, che ha inventato il gioco insieme a Carlotta Zanettini, dice che voleva unire divertimento e responsabilità. Giocando ci si diverte davvero, perché il tabellone è pieno di imprevisti, sorprese e situazioni buffe da risolvere. Ma c’è sempre un filo conduttore: il mare ha bisogno di noi, e noi possiamo prendercene cura.

Alla fine della partita, che si vinca o si perda, resta la sensazione più importante: che tutti insieme possiamo fare la differenza. E che anche un gioco, se è fatto bene, può insegnare a cambiare il mondo.

E del resto la frase Kol Yisrael arevim zeh bazeh (Tutto Israele è responsabile l’uno dell’altro) si trova nel Talmud, trattato Shevuot 39a. È una delle basi dell’idea di responsabilità reciproca nella tradizione ebraica, vuol dire che ognuno di noi deve prendersi cura degli altri. Nessuno vive da solo: le nostre azioni contano non solo per noi, ma anche per chi ci sta accanto.

Quando ci uniamo per fare il bene, portiamo più luce nel mondo, come le candele di Chanukkah che, accese una dopo l’altra, rendono la notte più chiara. Il riferimento alla luce che cresce, deriva anch’esso dal Talmud, Shabbat 21b, dove si discute su come accendere le luci: secondo la scuola di Hillel si parte da una candela e si aumenta ogni giorno, perché “nella santità si sale, non si scende”.

DIEGO MANNA

Vive a Trieste ed è biologo. Ma è anche scrittore, editore (ha fondato la White Cocal Press) e inventore di giochi. Ama tantissimo la sua città, e ha scritto libri e storie che parlano di Trieste e delle sue particolarità, sempre con il desiderio di far conoscere e proteggere ciò che ci circonda.

Diego lavora insieme a illustratori, biologi e ragazzi delle scuole, perché crede che imparare insieme sia più bello. Nei suoi progetti c’è sempre un messaggio chiaro: il mondo è prezioso e ognuno può fare la sua parte per custodirlo.

Con i suoi giochi aiuta a scoprire il mondo degli animali, l’ambiente e le persone che vivono vicino a noi. Ha creato giochi da tavolo dedicati al mare e agli animali, come Fish n’ Ships e Miramix, ma anche un gioco dedicato alle api, Be Hive!, all’inquinamento da plastica Plastic Fighters e perfino al famoso tram di Opicina, che si chiama Tachite al tram. Non può mancare ovviamente Barkolana, dedicato alla mitica regata che si tiene ogni autunno a Trieste, e… tanti altri!

per info: www.bora.la