ITALIA EBRAICA – Una rete per il Meridione

Un incontro informale ma molto sentito si è svolto su Zoom tra i delegati delle Sezioni del Sud Italia legate alla Comunità Ebraica di Napoli. Un incontro importante, organizzato in vista dell’inizio del nuovo anno ebraico 5786 per rafforzare e coordinare la presenza ebraica nelle regioni meridionali: Puglia, Sicilia, Calabria e Basilicata, territori di competenza della Comunità di Napoli secondo lo statuto UCEI. Un momento di confronto e condivisione, nato con l’idea di iniziare a costruire una rete tra le realtà del Meridione in vista dell’inizio del nuovo anno ebraico.
All’appuntamento erano presenti Eugenia Graubardt (Taranto), Lucia Leone Gualano (San Nicandro), Michele Parisi (Trani), Roque Pugliese (Palmi – Reggio Calabria), Luciana Pepi (Palermo), Moshe Ben Shimon (Catania) e Zruya Cuscianna (Matera), città dove si sta lavorando alla creazione di una Sezione. A coordinare l’incontro il vicepresidente dell’UCEI Giulio Disegni, con delega per il Sud, la presidente della Comunità di Napoli, Lydia Schapirer, insieme al rabbino capo Cesare Moscati, che hanno espresso il loro sostegno all’iniziativa e l’importanza del lavoro sul territorio. Il dialogo si è sviluppato in maniera naturale e partecipata: ciascuno ha raccontato esperienze, progetti, bisogni. Si è parlato di attività da condividere — lezioni per bambini, incontri per adulti, conferenze e momenti di studio, — con l’obiettivo di collaborare sempre di più, anche organizzando appuntamenti comuni, in presenza ove possibile.
Il Progetto Meridione — che riguarda le quattro regioni di competenza della Comunità di Napoli — sta crescendo proprio grazie a questi presìdi, che diventano luoghi vivi di ebraismo, anche in contesti dove la presenza è piccola ma significativa. In un periodo complesso come quello attuale, avere punti di riferimento diffusi, coesi e attivi è ancora più importante. Questo primo incontro è stato un segnale incoraggiante: la voglia di fare rete c’è, e il Sud ebraico ha tutte le carte in regola per far sentire la sua voce.