DAFDAF 161 – Raccontare con gli animali

Sul numero di DafDaf attualmente in distribuzione abbiamo dedicato nuovamente spazio alla rubrica dedicata agli illustratori. In passato abbiamo raccontato ai giovani lettori artisti anche molto diversi tra loro, raccontandone le storie e il lavoro: da Beatrice Alemagna a Armin Greder, passando per Bruno de Almeida, selezionato dalla Bologna Children’s Book Fair per la sua “visual identity” 2025. Nell’ultimo numero del giornale ebraico dei bambini non potevamo non rendere omaggio a Jutta Bauer, recentemente scomparsa, una delle voci più importanti della letteratura per l’infanzia. Attraverso le sue opere Bauer ha mostrato come gli animali nei libri possano raccontare emozioni profonde e universali, spesso con più forza degli esseri umani stessi. Le sue storie, nate dall’esperienza personale e dall’osservazione dei bambini, ci hanno ricordato il ruolo centrale della creatività e della sensibilità visiva. Senza mai smettere di emozionarci.

buona lettura!

a.t.

Raccontare con gli animali: Jutta Bauer

Torna, dopo la solita pausa estiva, la rubrica dedicata agli illustratori, con cui vogliamo ricordare una persona speciale.

Jutta Bauer è stata una scrittrice e illustratrice tedesca di libri per bambini, molto amata soprattutto per le sue illustrazioni, oltre che per le sue storie. Ha pubblicato oltre 40 albi, che sono stati tradotti in molti paesi.

Nel 2001 ha vinto il Deutsche Jugendliteraturpreis, il maggior premio tedesco per la letteratura giovanile, e nel 2010 il Premio Hans Christian Andersen il più importante riconoscimento assegnato a uno scrittore o illustratore di libri per bambini.

Negli anni, ha raccontato Jutta Bauer, si è ispirata a molti grandissimi nomi, da Brueghel a Van Gogh, da Tove Jansson a Maurice Sendak, artisti molto diversi tra loro che hanno però una caratteristica comune: quando disegnano animali, persone o anche dei troll riescono a dare loro un carattere capace di ispirare simpatia, sono personaggi che hanno dei sentimenti e che li mostrano.

Dopo aver illustrato diversi libri, da cui sono anche stati tratti dei cartoni animati, ha deciso che non aveva più voglia di fare cose per gli altri: era ora di gettarsi in qualcosa di personale. In quel periodo sono nati alcuni dei suoi libri più amati, come La regina dei colori, Selma e L’angelo del nonno… Alcuni sono nati dall’esigenza pratica di far addormentare i suoi figli, altri hanno preso spunto dai suoi sogni.

Al centro di tutto, sempre, il calore delle sue illustrazioni: Jutta Bauer considerava tremendo che nella nostra cultura la parola venisse considerata superiore alle immagini, una cosa che negli ultimi anni è stata superata, e ci sono sempre più concorsi importanti che premiano proprio gli illustratori.

Un’altra sua passione sono stati i silent book, i libri senza parole. E in genere i suoi albi di parole ne contengono poche, proprio solo quelle importanti, e necessarie. Invece gli animali non mancano, perché, ha spiegato: “Penso che gli animali siano in grado di aprire ancora di più la porta delle emozioni, rispetto agli umani”. A volte, dopo aver provato a rappresentare i personaggi come esseri umani ha cambiato rotta, perché si è resa conto che gli animali avrebbero funzionato meglio.

Negli ultimi anni ha deciso di tornare a dedicarsi all’animazione, affidando le sue storie a Katrin Magnitz, che viene da una lunga tradizione di animatori.