SPAGNA – Il Banco Sabadell e i correntisti israeliani bloccati
Un gruppo di imprenditori israeliani con attività in Spagna racconta di essersi trovato improvvisamente impossibilitato a usare i propri conti correnti presso Banco Sabadell, il quarto istituto di credito spagnolo, dopo l’entrata in vigore di un decreto varato dal governo nel settembre 2025. Come riferisce Jewish News, il decreto reale no. 10/2025 stabilisce limiti all’importazione, all’esportazione e ai servizi collegati agli insediamenti israeliani con l’obiettivo dichiarato di rispettare il diritto internazionale e sostenere la popolazione palestinese. Gli imprenditori spiegano che la banca ha chiesto loro di firmare una dichiarazione nella quale attestano di non esportare, importare o fornire servizi legati agli insediamenti, e che diversi bonifici in arrivo da Israele restano bloccati finché non siano fornite informazioni dettagliate sull’origine dei fondi, sul beneficiario finale e sul tipo di prodotto o servizio. Come racconta Jewish News, somme consistenti sono rimaste inattive, impedendo di far fronte a spese ordinarie come affitti, fornitori o stipendi. Critici del decreto sostengono che la banca stia applicando il testo in modo più esteso di quanto richiesto, colpendo clienti israeliani indipendentemente dal loro coinvolgimento reale nelle attività vietate. Sul piano legislativo, il decreto appartiene a un pacchetto più ampio di misure approvate dal governo spagnolo che include anche un embargo totale sulle armi verso Israele e l’avvio di indagini sulle imprese che promuovono prodotti o servizi provenienti dagli insediamenti. Come scrive The Local, Madrid ha dichiarato che nessuna impresa dovrebbe avere il proprio bilancio «macchiato con il sangue del popolo palestinese». La vicenda solleva domande su come le politiche pubbliche possano tradursi in restrizioni operative su soggetti che non erano direttamente nel mirino della normativa. Imprenditori israeliani con sede in Spagna segnalano che la gestione quotidiana aziendale è stata resa più difficile mentre la banca non ha fornito commenti pubblici sui casi specifici. Il governo spagnolo, da parte sua, difende le misure come coerenti con la sovranità nazionale e ribadisce di condannare qualsiasi forma di antisemitismo o razzismo, sottolineando la necessità di rispettare il diritto internazionale. In teoria le norme cercano di impedire che le imprese beneficino dell’occupazione; nella pratica alcuni clienti si trovano esposti a restrizioni che non sembrano connesse al loro operato. Come osservano gli imprenditori coinvolti, occorrono chiarezza, trasparenza e criteri applicativi equi affinché la normativa non si traduca in un blocco indiscriminato delle attività economiche.