DAI GIORNALI DI OGGI – Bokertov 21 novembre 2025
Il Corriere della Sera propone un reportage dal centro di comando di Kiryat Gat, la base in Israele dove si gestisce la tregua a Gaza. Per il Corriere, entrare al centro di coordinamento a guida statunitense «significa varcare la soglia di un ex magazzino commerciale» e «il sapore è quello di un caotico hub per start up, la memoria i comandi integrati in Afghanistan e la realtà una distopia che vede la guerra per il controllo della Striscia combattuta lontano dal campo mentre i civili restano sul terreno a pagarne le conseguenze». Anche il Foglio è stato nella base: «I lavori sono in corso per rendere la struttura adatta a ospitare gli oltre seicento funzionari arrivati da quaranta paesi. Ventuno di questi (tra cui Inghilterra, Spagna, Francia, Australia, Italia, Germania, Canada, Emirati, Giordania) sono presenti con delegazioni militari».
Cosa pensa del Cmcc di Kiryat Gat?, chiede Repubblica all’ex colonnello dell’intelligence israeliana Michael Milshtein. «Esito. Non ha precedenti e da noi molti lo paragonano al protettorato britannico terminato 80 anni fa. Temo sia solo il primo passo: se seguiranno altri. Purtroppo, stiamo abdicando al nostro ruolo per colpa di un governo fanatico». La recente risoluzione Onu è applicabile?, gli viene ancora chiesto. Per Milshtein è un «testo meraviglioso ma utopico e pieno di lacune» perché «ad esempio non sappiamo ancora chi si unirà alle forze di stabilizzazione».
L’Ucei ha querelato Enzo Iacchetti «per le sue parole e modi di demonizzare Israele e il popolo ebraico ribadendo pregiudizi che per millenni hanno alimentato l’antisemitismo». Ne scrive tra gli altri il Giornale, sottolineando come per l’Unione il comico ed ex presentatore di Striscia la notizia, frequente ospite di alcuni salotti televisivi, abbia «passato il segno».
«Un italiano ebreo non può indossare simboli religiosi senza rischio. Questo è gravissimo», dichiara a Libero l’ex ministro Graziano Delrio, oggi parlamentare del Pd. «Quando una persona non può esercitare il diritto di essere se stesso, è la democrazia a essere in pericolo».
A Bologna è in programma stasera il match Virtus-Maccabi di Eurolega. Non si placano le tensioni al riguardo in città su spinta del mondo propal. «La partita va giocata», dice al Foglio Paolo Pombeni, il direttore della rivista bolognese il Mulino. «Decidere di rinviarla, cedendo alle richieste di un gruppo, per quanto ampio possa essere, non penso fosse la giusta soluzione».
«Nel 1994 Gadi Luzzatto Voghera avvertiva che in un futuro prossimo le teorie sulla “lobby ebraica” non sarebbero state appannaggio dei gruppetti neonazisti, ma avrebbero trovato masse di adepti nella sinistra antimperialista», si legge sul Foglio. «Ormai il passo è stato fatto».