DAFDAF 162 – Tiqqun ‘olam, in montagna

Sul numero 162 di DafDaf abbiamo declinato il tema dell’anno, il tiqqun ‘olam, presentando il nuovo allestimento per ragazzi del Forte di Bard, in Valle d’Aosta. Si chiama “Le Alpi dei ragazzi”, e nelle sale le montagne stesse si raccontano a partire dalla loro storia millenaria per arrivare alla attuale fragilità di fronte ai cambiamenti.
Il percorso è un invito a riflettere sul cambiamento climatico e sui suoi effetti sugli ecosistemi alpini, dal ritiro dei ghiacciai alla diminuzione della neve, dall’aumento delle temperature alle trasformazioni che tutto questo comporta.
E per chi vuole mettersi alla prova nelle sale del museo non manca un gioco di ruolo sulle risorse delle montagne, per chiudere la visita – per i più avventurosi – sulla parete di arrampicata che aspetta i visitatori all’esterno del Forte.

Le Alpi dei ragazzi

Sono le montagne stesse a raccontarsi, partendo dalla loro storia millenaria per arrivare alla attuale fragilità di fronte ai cambiamenti. La scienza si intreccia con le emozioni, e il museo Le Alpi dei Ragazzi, allestito all’interno del Forte di Bard, è pensato come un viaggio dedicato sia ai curiosi che a coloro che è già innamorato dell’ambiente alpino.

Il percorso è un invito a riflettere sul cambiamento climatico e sui suoi effetti sugli ecosistemi alpini: vengono raccontati (e spiegati!) il ritiro dei ghiacciai, la diminuzione della neve, l’aumento delle temperature e ovviamente anche le trasformazioni che tutto questo comporta.

Ogni sala è dedicata a una delle vette simbolo della Valle d’Aosta, ossia Monte Rosa, Cervino, Gran Paradiso e Monte Bianco.

La sala dedicata al Monte Rosa sembra uno spazio fragile, proprio come la criosfera alpina: vi si approfondiscono il ciclo dell’acqua e la formazione del ghiaccio. E la riproduzione di una grande carota di ghiaccio consente di ragionare sullo studio dei ghiacciai. La Sala Cervino si concentra sulla presenza di ghiaccio nelle rocce (permafrost) e sull’orogenesi alpina, il processo di formazione di un rilievo montuoso.

Dopo aver visitato le due vette più alte della Valle d’Aosta, per proseguire il percorso bisogna affrontare una forte bufera di neve, riprodotta con contenuti ed effetti multimediali. Solo dopo averla superata ghiaccio e roccia possono lasciare il posto al contesto naturale nella Sala del Gran Paradiso, con l’evoluzione delle stagioni e il mondo animale e vegetale del Parco. L’itinerario prosegue poi con il Monte Bianco: si riflette sui grandi cambiamenti che le Alpi stanno vivendo, dall’innalzamento delle temperature ai conseguenti processi di fusione dei ghiacciai.

Per chi vuole mettersi alla prova: un gioco di ruolo sulle risorse delle montagne è a disposizione dei giovani visitatori, in uno spazio in cui le “warming stripes” del climatologo Ed Hawkins – rappresentazione visiva del riscaldamento globale – circondano i giocatori. Per i più avventurosi poi, all’esterno c’è una parete di arrampicata, uno spazio dove mettersi alla prova prima di dirigere verso i mille meravigliosi sentieri che percorrono la Valle d’Aosta.

per info: www.fortedibard.it