DAI GIORNALI DI OGGI – Bokertov 9 dicembre 2025
“Albanese dimettiti”, titola Il Tempo, segnalando come «dalla comunità ebraica alla politica» l’indignazione stia montando in modo rilevante per la partecipazione della special rapporteur per i palestinesi a un’iniziativa con esponenti di Hamas, svoltasi nel 2022. «È ora che l’Onu revochi il mandato di questo pericoloso soggetto e che l’Occidente e l’Italia riconoscano che il suo unico scopo è giustificare il terrorismo palestinese e incitare all’odio contro Israele, il mondo ebraico e chiunque non condivida le sue opinioni», chiede tra gli altri l’ambasciatore israeliano Jonathan Peled. Per la presidente Ucei Noemi Di Segni, «il fenomeno di odio antisemita che stiamo vivendo è incarnato nella Albanese e nelle più alte istituzioni internazionali». “Grande circo Nazioni Unite”, accusa Libero. Si parla in questo caso di un’altra rappresentante Onu di cui si sono interessate le cronache in questi giorni, l’egiziana Reem Alsalem, che ha negato gli stupri di Hamas nei massacri del 7 ottobre.
Su alcuni giornali si continua a parlare del ddl Delrio. «Siamo davvero stufi. Chiediamo a tutti di sostenere il ddl contro l’antisemitismo», dichiara al Giornale il presidente della Comunità ebraica milanese Walker Meghnagi. «Siamo stufi delle strette di mano, stufi di non poter indossare liberamente la kippah, stufi degli attacchi e delle ipocrisie».
«C’è un paradosso inquietante nel dibattito pubblico del 2025: per capire cosa sta succedendo con l’antisemitismo, sempre più persone chiedono all’intelligenza artificiale di “spiegare la situazione”. È un significato non solo culturale, ma morale», si legge sul Foglio. Lo stesso articolo, spiega la testata, è stato realizzato con l’intelligenza artificiale.
«Come accade in tante nazioni democratiche anche in Israele c’è una destra, oggi al governo con Netanyahu, e ci sono formazioni apertamente razziste, come i partiti di Smotrich e Ben Gvir. Ma questo non significa che Israele non sia una democrazia», sottolinea il parlamentare del Pd Piero Fassino al Riformista. «Negarlo significa negare la realtà e soprattutto dare uno schiaffo a chi in Israele combatte ogni giorno contro la destra e per una politica diversa». Un altro esponente di sinistra, Gianni Cuperlo, scrive su Domani che «combattere l’antisemitismo in ogni sua forma e manifestazione non è una posizione politica, è semplicemente una legge morale». Per Celeste Vichi, la presidente dell’Unione Associazioni Italia Israele, la lotta all’antisemitismo «merita una risposta trasversale» (Il Riformista).
Su Libero si parla di Gli ebrei e la cultura (ed. Albatros) di Paolo Agnoli. Il libro indaga perché gli ebrei, malgrado siano lo 0,2% della popolazione mondiale, abbiano conquistato il 26% dei Premi Nobel in ambito scientifico. «Il segreto è solo nello studio», chiosa Libero.
Il Foglio spiega come per l’amministrazione Trump sia fondamentale che Israele parli con il Qatar e stabilisca delle nuove relazioni in grado di avvicinare i due paesi. Washington vuole a ogni costo questo avvicinamento, «ma non si sta occupando dei problemi che preoccupano Israele, che vede nel Qatar un grande sponsor della Fratellanza musulmana» e «un grande propagatore di odio anti israeliano tramite al Jazeera».