ONU – Roma e Berlino contro il rinnovo del mandato Unrwa

Il 5 dicembre, in una votazione dal forte valore politico, Germania, Italia e altri sei Stati europei – Ungheria, Repubblica Ceca, Bulgaria, Lettonia, Austria e Romania – si sono astenuti per la prima volta dal sostenere il rinnovo del mandato dell’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite incaricata dal 1949 di assistere i rifugiati palestinesi. Un gesto che l’ong UN Watch definisce «storico» e che segnala la crescente sfiducia di molti governi sulla capacità dell’organizzazione di operare in modo neutrale. Berlino, principale finanziatore europeo, ha motivato l’astensione spiegando che le riforme promesse dall’agenzia «non sono state adeguatamente attuate». In alcuni casi, ha denunciato il ministro degli Esteri Johann Wadephul, l’Unrwa ha mantenuto «una cooperazione inaccettabile con gruppi completamente contrari a Israele e che hanno fomentato l’ostilità».
Il cambio di linea arriva in un momento già critico per l’Unrwa. Da due anni l’agenzia affronta accuse crescenti di infiltrazioni di Hamas e una crisi di credibilità che ne mette in discussione il funzionamento. A queste fragilità si sommano ora le pressioni degli Stati Uniti: alla Casa Bianca, hanno raccontato a Reuters fonti del Dipartimento di Stato, si discute la possibilità di designare l’Unrwa come «organizzazione terroristica straniera», una scelta che isolerebbe l’agenzia dal punto di vista finanziario e comprometterebbe la sua operatività. Washington aveva già sospeso i fondi nel 2024 dopo le accuse sul coinvolgimento di alcuni dipendenti negli attacchi del 7 ottobre 2023. Oggi, spiega l’emittente Kan, la prospettiva di una nuova stretta divide gli apparati americani, tra funzionari politici favorevoli e diplomatici preoccupati per le ricadute legali e umanitarie. (modificato)