DAI GIORNALI DI OGGI – Bokertov 19 dicembre 2025

Vari giornali parlano dello sgombero e sequestro a Torino del centro sociale Askatasuna. I reati ipotizzati ai danni di alcuni attivisti, che sarebbero coinvolti anche nel recente raid alla Stampa, sono violenza, lesioni, interruzione di pubblico servizio, danneggiamento, resistenza a pubblico ufficiale e blocco stradale. «A fine settembre m’invitarono alla Festa dell’Unità e appena attaccai a parlare di Askatasuna cominciarono a dirmi che ero fascista. Ma questo è folklore», dichiara al Corriere della Sera il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo. «Penso invece ai segnali inquietanti che arrivano da più parti, perché poi c’è sempre il rischio di una saldatura tra mondi in fermento: l’imam di Torino che giustifica il 7 ottobre, le scritte “spara a Giorgia” con le stelle a 5 punte sui muri». Il Corriere racconta anche il giro di vite della polizia inglese dopo la strage di Sidney. D’ora in poi, viene spiegato, «alle manifestazioni propal gli slogan e i cartelli che incitano a una “intifada globale” saranno considerati come reati». Cosa significa “globalizzare l’Intifada”? Lo illustra il Foglio, ricordando come non sia lo slogan di un movimento di protesta né una generica resistenza, «ma l’evocazione di un jihad fatto di omicidi, terrore e distruzione». Sui fatti di Sidney il Riformista ha chiesto un pensiero all’israeliano Harel Chorev, ricercatore senior presso il Centro Moshe Dayan di Tel Aviv: «Trovo che la reazione della polizia australiana sia stata molto lenta e poco incisiva. Anche l’attuale governo ha le proprie colpe, non avendo preso adeguatamente le difese dei cittadini ebrei che vivono in Australia».

Su Repubblica lo psicoanalista Massimo Recalcati riflette sull’antisemitismo in quanto tendenza e «inclinazione pulsionale persistente, capace di riattivarsi ogni volta che il legame sociale entra in crisi e le inquietudini del disagio della civiltà, come direbbe Freud, esigono l’identificazione di un colpevole assoluto». Per Recalcati, l’antisemitismo non è «un residuo arcaico della storia europea, un relitto del Novecento destinato a svanire con la memoria della Shoah».

Negli scorsi giorni il Consiglio comunale di Firenze ha votato una risoluzione per ospitare un convegno in onore di Francesca Albanese. Per il Foglio, tale iniziativa dimostra che «la deriva ideologica propal nella politica fiorentina è ancora forte» e dopo Sydney «è ancora più grave e avvilente».

“La sinistra ha un problema con l’antisemitismo”, accusa il Tempo. Per il quotidiano, che la sinistra «abbia dei problemi a prendere le distanze da chi odia gli ebrei lo si è capito dai guanti di velluto e dagli imbarazzanti silenzi che spesso circondano le manifestazioni propal». Il Tempo parla anche di uno dei volti più controversi dell’Islam italiano, Davide Piccardo, secondo il quale i massacri del 7 ottobre avrebbero rappresentato «un evento di rottura simbolica e politica».

Il Giornale propone un ritratto del rettore Fabio Pollice, a capo dell’università del Salento fino al mese scorso. In alcune foto Pollice appare al fianco di Shoukri “Shosho” Hroub, uno dei leader delle proteste propal, il quale secondo varie cronache avrebbe pronunciato frasi «che giustificano e appoggiano i responsabili del 7 ottobre».

Avvenire presenta il nuovo numero di Avinu, rivista quadrimestrale per il dialogo ebraico-cristiano diretta da Massimo Giuliani. Nel suo editoriale, dedicato alle attuali difficoltà nella relazione, Giuliani descrive un clima di sfiducia, incomprensioni e polarizzazione «in cui parole e narrative contrapposte hanno eroso l’empatia e la capacità di ascolto reciproco».

Il Foglio recensisce il libro Eugenio Montale. Il tu e la cultura ebraica (ed. Quodlibet Studio) di Alberto Fraccacreta. Secondo l’autore, «è riscontrabile in certa poesia montaliana un vivo interesse verso la cultura ebraica».

Il gruppo americano Nvidia è pronto a rafforzare la propria presenza in Israele e scommette sul paese «come uno dei pilastri della sua strategia globale sull’intelligenza artificiale». Lo riferisce Il Sole 24 Ore, segnalando l’intenzione del gruppo (specializzato nei semiconduttori) di aprire un grande campus tecnologico.