SYDNEY – Una chanukkiah solidale nelle case dei non ebrei

In seguito all’attacco terrorista antisemita di Sydney in molte città occidentali, nei giorni successivi, sono state accese luci inattese, in un gesto che va oltre il trauma immediato e il bilancio delle vittime. Alle finestre sono comparsi candelabri – a sette e a nove braccia – esposti da persone che non appartengono alle comunità ebraiche, un’iniziativa collegata a Project Menorah, progetto nato negli Stati Uniti con l’intento di offrire una forma visibile di solidarietà in risposta all’antisemitismo. Come racconta il Forward l’idea richiama un precedente spesso evocato nella memoria ebraica americana: nel 1993 a Billings, in Montana, dopo una serie di atti antisemiti migliaia di cittadini esposero nelle loro case immagini della menorah per proteggere simbolicamente una comunità sotto attacco. A Sydney il gesto ha assunto un significato analogo. Se da un lato per molti ebrei vedere simboli di Chanukkah esposti da vicini e concittadini è percepito come un segno di vicinanza reale, un modo semplice e diretto di dire che l’odio non è tollerabile e che la presenza ebraica è parte del luogo, dall’altro non sono mancate perplessità: la chanukkiah è un oggetto rituale e la sua adozione da parte di chi non ne condivide il contesto religioso può apparire ambigua, se non invasiva. La discussione riflette una tensione più ampia che attraversa oggi molte comunità ebraiche: come gestire un atto di solidarietà senza che diventi appropriazione, come rendere visibile una forma di alleanza e supporto senza perdere il controllo del proprio linguaggio simbolico? Si tratta comunque di un fenomeno che segnala un cambiamento nel modo in cui l’antisemitismo viene percepito nello spazio pubblico: l’attacco di Bondi non è visto come un episodio marginale o eccezionale ma come parte di una sequenza riconoscibile di violenze e intimidazioni che negli ultimi anni hanno interessato diverse democrazie occidentali. L’esposizione di simboli ebraici indica un tentativo di rispondere non solo con il lutto o con la sicurezza armata, ma con un gesto civile per affermare una presenza, e mostra che almeno per una parte della società l’aggressione agli ebrei non è un problema che riguarda soltanto gli ebrei.

(Nell’immagine, la Sydney Opera House illuminata con una Menorah all’indomani dell’attentato a Bondi Beach)