Gerusalemme in bianco

Gesusalemme si è svegliata questa mattina con 20 centimetri di neve. Chiuse le scuole e gli uffici. Chiusa anche la strada che collega Tel Aviv a Gesusalemme. Nonostante i disagi logistici Israele vivrà l’atmosfera incantata di uno Shabbat in bianco.…

Israele – L’inverno più tempestoso del decennio

Il 2012-2013 è per Israele l’inverno il più piovoso del decennio, sia in termini di giorni di pioggia sia in centimetri d’acqua caduti. La tempesta peggiore si è abbattuta sullo Stato ebraico provocando allagamenti in vaste aree del paese, comprese …

Israele – Trattativa senza risultati

L’incontro notturno fra i tre capofila delle liste di centro avversarie di Netanyahu, prometteva un’inversione di tendenza che non si è ancora verificata. Anche senza risultati tangibili, l’incontro aveva messo in allarme il Likud e i suoi alleati di destra. …

L’amnesia del Corriere e la favola del rabbinato silente. Tanti presupposti sballati, ma anche un’occasione di riflettere

Con l'autorevole firma di un pensatore come Ernesto Galli della Loggia, il Corriere della Sera ha archiviato in prima pagina il 2012 sui toni di una riflessione dedicata al ruolo dell'ebraismo nel dibattito fra politica e religioni. L'accento è sugli scottanti interrogativi dell'etica, dei diritti civili, dei matrimoni fra persone dello stesso sesso, dell'omoparentalità e delle adozioni. Dal testo si apprende che l'autore ha ascoltato con attenzione il discorso di Natale di Benedetto XVI ed è rimasto colpito dalla inconsueta lode che il papa riserva a un documento dedicato recentemente a questi temi dal gran rabbino di Francia Gilles Bernheim. A Galli della Loggia piace unire la propria voce, lasciando intendere che il documento del rabbinato francese costituisca una rara e coraggiosa novità nel quadro di un ebraismo solitamente silente, soprattutto in Italia, sulle grandi questioni civili. Un ebraismo inquinato inoltre da un gran numero di ebrei ansiosi di gettare alle ortiche la religione dei padri e di intraprendere un percorso di radicale emancipazione-secolarizzazione per "integrarsi in pieno con le élite laico liberali sulla via di prendere dovunque il potere". Di che stupirsi. E' ben noto, e non da oggi, come la brama di potere induca spesso gli ebrei ai comportamenti più scostumati. Ma al di là di questi triti, penosi stereotipi di ritorno, l'editoriale del Corriere sembra destinato a lasciare il segno. Da un lato, infatti, si basa su presupposti del tutto immaginari e alquanto infondati. L'ebraismo italiano, e con esso il suo rabbinato, è stato silente solo per chi non ha voluto ascoltarlo. Solo per citare pochi esempi, il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni usò oltre cinque anni fa argomenti solidi e parole ben chiare, per alcuni anche troppo chiare, per dire le stesse cose che oggi ci ripete il rav Bernheim. Chi volesse rinfrescarsi la memoria farebbe bene a rileggerselo. Il rabbino romano Gianfranco Di Segni è intervenuto più e più volte, anche su queste pagine, dimostrando come la ricerca sui temi di bioetica sia al centro della riflessione rabbinica contemporanea. Il rabbino di Torino Alberto Moshe Somekh usò parole molto chiare ai tempi del referendum sulla fecondazione assistita del 2005 per marcare una posizione ebraica ben diversa da quella della Chiesa cattolica. E da quelle parole non si deduceva solo una differenza di posizioni. Ma anche che nella stagione in cui il mondo cattolico andava predicando il disimpegno civile e il dovere del cittadino religioso di far fallire il referendum (ciò che puntualmente avvenne con i tragici risultati di emarginazione dal mondo progredito che punta sulla ricerca scientifica), per contro il dovere religioso degli ebrei italiani era quello di andare a votare.L'ebraismo è complesso, spesso contraddittorio, ma commette un grossolano errore chi per assecondare il proprio ragionamento confonde la libertà di pensiero e di ricerca, il rispetto per la pluralità delle sensibilità che va di pari passo con l'esigenza di rispetto della Legge ebraica, come una latitanza. L'intervento del Corriere risulta quindi viziato da una ruvida superficialità che non può giovare alle ragioni delle grandi religioni. E in quanto tale dovrebbe essere rispedito al mittente. D'altro canto, nonostante muova da una forzatura inaccettabile, l'editoriale di Ernesto Galli della Loggia finisce per sollevare interrogativi pressanti e anche fosse solo per questo motivo possiede meriti di non poco conto. Come mai, se è vero come è vero che il rabbinato e il mondo ebraico italiano pensano e discutono, la società percepisce allora così debolmente questo segnale? Manca la volontà di ascoltare? O manca piuttosto la volontà di usare parole chiare, di farsi capire? O ancora non dovremmo forse anche noi, tutti noi, a cominciare dagli ebrei che lavorano sul fronte dell'informazione, ripensare il nostro lavoro e l'efficacia del nostro impegno? Se un dibattito serio sulla funzione degli ebrei italiani nella società e sulla maniera di presentare, di comunicare questo ruolo, prenderà nei prossimi giorni effettivamente l'avvio, l'editoriale di fine anno del Corriere, pur reggendosi su presupposti del tutto sballati, avrà comunque un grande merito. Da una stortura, come il Talmud insegna in pagine memorabili, possono in definitiva scaturire molte meraviglie. gv

Ticketless – Gli ebrei italiani e l’arcobaleno

Questo ritratto di Claudio Treves, direttore della “Libertà” si deve alla pittrice Mela Mutter e lo si può osservare al Museo di Storia Contemporanea di Milano. Mi è venuto in mente questa settimana leggendo la risposta di Tommaso Giartosio all’…

Qui Praga – Jan Fischer sogna la presidenza

Un paese d’Europa potrebbe avere in questi giorni il suo primo presidente ebreo. È la Repubblica Ceca, crocevia di tanti destini e tante storie ebraiche, dove nel fine settimana si svolgeranno le consultazioni per eleggere il successore di Vaclav Klaus. …

piaghe…

C’è da domandarsi perché il santo Benedetto Egli Sia, abbia iniziato le 10 piaghe proprio con quella del sangue nel Nilo e non con un’altra. La Torà ci vuole insegnare che Dio utilizza il principio di middà keneghèd middà – …

…elezioni

La campagna elettorale è iniziata e fin da subito emerge il dato allarmante di una classe politica che, a suon di spudorate menzogne, fantomatiche promesse e sfacciati cambiamenti di rotta quotidiani, ribadisce la tendenza degli ultimi anni a ridurre la …

Nozioni di base

Negli ultimi giorni, le esternazioni degli esponenti dell’Autonomia Palestinese riguardo all’identità e alla natura della loro controparte israeliana hanno subito un’accelerazione esponenziale. Cito a caso tra le varie dichiarazioni ufficiali – riportate su numerosi siti web, ma tutte rigorosamente ignorate …